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La quarta giornata

Ricco di ospiti ed argomenti l’ultimo giorno di ‘Dialoghi sulle mafie‘ che prende il via dalle 10.30 del mattino con il panel dal titolo “Ricordando Falcone e Borsellino – il pool antimafia di Palermo”. A parlare dei magistrati siciliani uccisi dalla mafia nel ’92 il magistrato Giuseppe Ayala, il drammaturgo e scrittore Ruggero Cappuccio ed il magistrato Lorenzo Guarnotta, membro del pool antimafia con Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e Giuseppe Di Lello. A moderare questo incontro Tano Grasso.

Il secondo incontro del giorno, dal titolo “La ‘ndrangheta, il narcotraffico e l’inferno messicano” ha visto alternarsi nel confronto Nicola Gratteri, Procuratore aggiunto della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, ed Enzo Segre Malagoli, docente presso il Dipartimento di Antropologia della Universidad Nacional Autonoma di Città di Messico.  e membro del Sistema Nacional de Investigadores. Incontro moderato da Luciano Brancaccio, ricercatore in Sociologia presso l’Università Federico II di Napoli.

Al pomeriggio spazio alle infiltrazioni delle mafie in Spagna e nella finanza. “La Spagna dei camorristi” ha visto gli interventi di Carlos Cadidanos Anton, Comandante della Guardia Civil, del magistrato della Dda di Napoli Marco Del Gaudio e del giornalista catalano Joan Queralt, moderati da Gabriella Gribaudi, professore ordinario di Storia Contemporanea presso l’Università Federico II di Napoli.

Del Gaudio ha parlato, tra le altre cose, delle figura del magistrato di collegamento tra Italia e Spagna che, dopo due anni di ottimo lavoro, il governo ha eliminato. “Nella relazione di chiusura del suo incarico il magistrato di collegamento ha scritto che la camorra è la mafia più presente in Spagna. La Spagna è al primo posto per le richieste di collaborazione internazionale per reati di camorra”.

“Il peso delle mafie nell’economia e nella finanza” ha visto il confronto tra Federico Cafiero De Raho, Procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, e lo storico del diritto e delle idee politiche presso l’Université Paris-VIII Jacques de Saint Victor. A moderare il loro incontro Riccardo Marselli, professore ordinario di Economia politica presso l’Università Parthenope di Napoli.

“In Francia non si sa niente della criminalità organizzata nel Paese”, dice Jacques de Saint Victor, il quale aggiunge che “abbiamo dovuto aspettare il 2010 per avere un rapporto nazionale sulla criminalità organizzata, anche se è secretato perché lo Stato non vuole che la popolazione abbia queste notizie”.

Ciro Oliviero

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