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Svimez: in 5 anni raddoppiate famiglie povere

L’Italia è un Paese diviso in due dal punto di vista economico. E fin qui non ci sono grosse novità, ma gli ultimi dati emersi dal rapporto Svimez parlano di un’Italia spaccata a metà. Il Pil delle regioni del sud lo scorso anno è stato di -3,5 per cento rispetto all’anno precedente, mentre al centro nord ‘solo’ -1,4.

Il dato più allarmante di questo rapporto è il numero di famiglie assolutamente povere che negli ultimi cinque anni è praticamente raddoppiato. “Il sud è oggi una terra a rischio desertificazione industriale e umana, dove si continua a emigrare, non fare figli e impoverirsi: in cinque anni le famiglie assolutamente povere sono aumentate di due volte e mezzo, da 443mila a 1 milione e 14mila nuclei”, si legge nel rapporto Svimez. Ed i numeri sono ancora più allarmanti se si considera che al sud si concentra la perdita dei posti di lavoro dell’ottanta per cento di tutto il territorio nazionale.

Un’are di migrazioni. Il Mezzogiorno resta ancora una terra dalla quale i cittadini cercano di andare via alla ricerca di un lavoro. Non solo all’estero, come potrebbe essere più facile immaginare data la situazione in cui versa l’Italia tutta, ma anche ed ancora al nord. Come accadeva nei decenni passati le regioni settentrionali risultano ancora il luogo dove i cittadini del meriodione cercano fortuna lavorativa. “In dieci anni, dal 2001 al 2011 sono migrate dal Mezzogiorno verso il Centro-Nord oltre 1 milione e mezzo di persone, di cui 188 mila laureati”, come sottolinea il rapporto Svimez. 

Ciro Oliviero

 

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