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Le Rosarno d’Italia: il lavoro stagionale tra legalità, sfruttamento e agromafie

La strage di Rosarno del gennaio 2010 ha fatto, purtroppo, il giro del mondo, ripresa da tesate nazionali ed internazionali. Ma l’azione criminale nel settore agroalimentare non è cosa del solo paese calabrese.

In concomitanza con la stagione agrumicola da novembre a marzo, nella Piana di Gioia Tauro il numero di braccianti supera le duemila unità, dei quali la maggior parte arriva dall’Africa sub-sahariana. I comuni interessati, oltre quello di Rosarno, sono San Ferdinando, Gioia Tauro, Rizziconi e Taurianova. Le condizioni di lavoro e di accoglienza di questi migranti sono disumane.

Il 25 marzo alle 11.30 presso la sala stampa della Camera dei Deputati (via della Missione 4 Roma) si terrà l’incontro ‘Le Rosarno d’Italia: il lavoro stagionale tra legalità, sfruttamento e agromafie’, nel corso del quale ci sarà il racconto dei medici per i Diritti Umani sulla condizione dei braccianti.

Introdurrà i lavori Khalid Chaouki, deputato Pd, coordinatore intergruppo immigrazione. Interverranno Alberto Barbieri, coordinatore generale Medu (Medici per i diritti umani), Lamine Bodian, mediatore culturale e bracciante a Rosarno, Stefano Masini, responsabile Ambiente, Territorio e Consumi Coldiretti e Marco Miccoli, deputato Pd, membro della Commissione Lavoro.

Ciro Oliviero

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