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La scuola ‘Don Diana’ di Portici visita Radio Siani

Ercolano. Si è tenuto giovedì 20, dalle 9 alle 12, presso gli studi di Radio Siani, l’incontro con gli alunni della scuola ‘Don Diana’ di Portici. Nel corso dell’incontro i volontari della web radio della legalità di Ercolano hanno raccontato ai giovani studenti la storia della radio intitolata al giovane cronista napoletano ucciso dalla camorra all’età di 26 anni nel 1985. Di come si possa morire dunque facendo esclusivamente il proprio lavoro, come nel caso di Giancarlo Siani e di altre vittime innocenti di mafie. Carlo Russo e Valentina Cozzolino hanno raccontato agli studenti del ‘Don Diana’ anche la storia di altre vittime innocenti.

Un momento di incontro e confronto importante. “L’attività di formazione con i giovani è al centro del nostro lavoro, come dimostrano le nostre attività sul territorio”, ha affermato il responsabile formazione e progettazione di Radio Siani Carlo Russo, il quale ha aggiunto che “questi incontri sono importanti momenti di aggregazione e confronto, attraverso i quali accogliere le istanze dei più giovani, trasferire input sul sistema legale, metterli a conoscenza del sistema illegale e sensibilizzarli su quella che può essere la loro responsabilità nel contrasto delle illegalità”.

Nel corso dell’incontro sono stati anche sfatati i luoghi comuni che aleggiano intorno al sistema camorra e come lo stesso si infiltra nello Stato e di come anche la più piccola ed apparentemente insignificante decisione possa contribuire all’azione criminale. “Quando incontriamo gli studenti raccontiamo sempre loro la storia di Annalisa Durante, che è significativa su diversi fronti”, prosegue Russo. Annalisa è stata uccisa da un proiettile indirizzato ad un esponente del clan dei Giuliano che l’ha usata come scudo. “Un cd pirata comprato dagli ambulanti, che sono riforniti dalle mafie, costa in media 2 euro e cinquanta centesimi, mentre un proiettile costa  solo dieci centesimi. Con l’acquisto di un cd uccidiamo Annalisa Durante venticinque volte”, racconta Carlo Russo.

Sono esempi spesso anche forti quelli che vengono raccontati agli studenti nel corso di questi incontri di formazione, ma sono altrettanto necessari ed altamente esplicativi che non è vero quanto largamente creduto, ovvero che nella nostra quotidianità non possiamo prendere decisioni importanti e che abbiamo ripercussioni sulla società e sulle vite degli altri.

I giovani studenti del ‘Don Diana’ sono stati piacevolmente sorpresi ed interessati da quanto venuto fuori dall’incontro con i volontari della nostra web radio. Al di là di ogni semplice retorica e dalla frasi fatte, i giovanissimi, come loro, sono il futuro della nostra terra ed è necessario crescano sapendo quale sia la giusta parte, quella del contrasto alle mafie e alle illegalità tutte.

Ciro Oliviero

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