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Longo Issiya, fuggito dal Congo per raccontare la dittatura

Napoli. Un incontro tra culture quello tenutosi venerdì 25 ottobre presso la sede di ‘Traduzioni Loqmane’ a Palazzo Carafa. Protagonista dell’incontro Longo Issiya, scrittore congolese, da diversi anni in Italia, il Paese che lo ha salvato da una quasi certa morte nella sua nazione d’origine.

La decisione di fuggire dalla Repubblica democratica del Congo è stata dettata dalla lunga guerra civile, ancora in atto nel Paese africano, che ha mostrato ad Issiya la morte più volte attraverso la caduta di molti suoi cari amici. Grazie ad un sacerdote italiano è poi riuscito ad arrivare in Italia, attraverso una serie di peripezie, come racconta nel suo primo libro autobiografico ‘Dal Congo in Italia come in un sogno’, e nell’intervista ai nostri microfoni.

Nel corso dell’intervista lo scrittore ha parlato non solo della dittatura del suo Paese, della guerra civile, ma anche della sua scrittura, della sua vita in Italia, ed allo stesso tempo il rimarcato senso di appartenenza alle sue radici africane, che quotidianamente trasmette anche ai suoi figli.

Ciro Oliviero

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