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11 ottobre: 4 vittime

11 ottobre 1983 Ignazio De Florio, vittima del dovere, Carinola (CE)
 24 anni, Agente del Corpo degli Agenti di Custodia in servizio presso la Casa di Reclusione di Carinola. L’11 ottobre 1983 veniva fatto segno di un attentato, riconducibile a fatti commessi per il perseguimento delle finalità delle associazioni di cui all’art.416/bis C.P., mentre ritornava a casa dopo essere smontato dal servizio.

11 ottobre 1983 Francesco, Imposimato Maddaloni (CE)
 42 anni, Imposimato è iscritto al Partito Comunista, è interessato alla salvaguardia dell’ambiente e dei centri storici.
Per i suoi assassini ha, però, una grave colpa: è il fratello del giudice Ferdinando, in servizio presso il tribunale di Roma. La sua morte è già scritta da tempo: nel marzo del 1983 gli rubano la  Ritmo (poi utilizzata nell’agguato) ed è pedinato. 
Ferdinando Imposimato comprende l’esistenza di un reale pericolo: si rivolge ai carabinieri perché venga allestito un servizio di scorta e sollecita il direttore generale della Face Standard a trasferire il fratello. Dalle indagini e dai processi emerge la matrice mafioso-camorrista del crimine: si è voluto colpire il giudice Ferdinando Imposimato con un’azione trasversale. All’origine dell’omicidio del sindacalista c’è un patto di ferro fra banda della Magliana, mafia e camorra. A volere l’omicidio è Pippo Calò, considerato il cassiere della mafia, ed Ernesto Diotallevi, uomo di punta della banda della Magliana. Visto che Francesco Imposimato vive in Campania, è coinvolto anche Lorenzo Nuvoletta. 

11 ottobre 1978 Alfredo Paolella, Napoli
 60 anni, Medico e docente universitario.Laureatosi in medicina nel 1953 a Napoli, si specializzò successivamente in Medicina legale. Dal 1977 insegnò Antropologia Criminale presso la Seconda Facoltà di Medicina di Napoli. Fu componente della Commissione nazionale per la riforma penitenziaria, quale conoscitore – sia come studioso che come medico legale – della problematica delle carceri. Assertore della inutilità delle carceri speciali, fu tra i promotori del Centro di Osservazione criminologica del carcere di Poggioreale, diventandone, poi, Direttore. Alfredo Paolella fu ammazzato da un commando di Prima Linea al Vomero, nell’autorimessa dove abitava.

11 ottobre1980 Ciro Rossetti, San Giovanni a teduccio (NA)
 31 anni, giovane operaio dell’Alfasud. Ciro si è recato a casa della madre con la moglie ed i suoi due figlioletti per assistere con i suoi parenti alla partita di qualificazione ai mondiali Italia-Lussemburgo. Secondo la ricostruzione della polizia, l’operaio, uditi alcuni spari, si sarebbe subito precipitato alla finestra. Passava di lì un’Alfasud con a bordo almeno 3 persone. Una di queste, con il braccio proteso fuori dal finestrino anteriore destro, impugnava una pistola da cui sarebbero stati esplosi almeno quattro colpi, a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro, uno dei quali ha ferito all’anca Ciro Sorrentino e ucciso il giovane Rossetti, padre di due bambini, che con la malavita della zona non aveva nulla da spartire. 

 

fonte: fondazionepolis.regione.campania.it

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