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Cinque vittime, due all’estero

Il 20 marzo del 1989 a Locri, in provincia di Reggio Calabria, la ‘ndrangheta uccide Vincenzo Grasso, gestore di una concessionaria di auto, che si rifiutava di pagare il pizzo.

Quattro anni più tardi è ancora Locri ad essere teatro di morte per mano mafiosa. Ad essere assassinato è Domenico Pandolfo, primario neurochirurgo. La sua colpa fu quella di non essere riuscito a portare a termine con esito positivo un’operazione complicata della figlia di un boss ‘ndranghetista.

Il 20 marzo del 1994 vengono uccisi a Mogadiscio, in Somalia, la giornalista Ilaria Alpi ed il suo operatore Miran Hrovatin, puramente per aver svolto il proprio lavoro.

Nel 1999 è Castel Volturno, città del casertano, a finire agli onori delle cronache per un morto ammazzato di camorra. Si tratta di Francesco Salvo, cameriere in un bar, bruciato vivo in un raid punitivo contro il titolare dell’esercizio nel quale lavorava.

Redaizone

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