“Stefano Cucchi morì per mancanza di cibo e liquidi”

Inanizione. Grave mancanza di alimenti e liquidi. Questa la causa del decesso di Stefano Cucchi avvenuto il 21 ottobre 2009 nell’ospedale Sandro Pertini. La conclusione delle indagini arriva oggi, a più di tre anni dai fatti, al terzo grado. I periti che avevano avuto mandato di analizzare il caso dalla III Corte d’assise di Roma hanno dichiarato che “la causa della morte di Stefano Cucchi, per univoco convergere dei dati anamnestico clinici e delle risultanze anatomopatologiche, va identificata in una sindrome da inanizione”. In sostanza la perizia sottolinea la colpevolezza di quanti hanno visitato il giovane geometra durante i giorni successivi al suo arresto. Sintomatico in tal senso il passaggio della perizia in cui si legge che “i medici del reparto di medicina protetta dell’ospedale Pertini, non trattando il paziente in maniera adeguata, ne hanno determinato il decesso”.
Doveva essere trasferito in terapia intensiva. “Un trasferimento ed un trattamento immediato – si legge in un documento di 190 pagine depositato questa mattina – avrebbero probabilmente ancora consentito di recuperare il paziente”. 
Tra una settimana l’udienza del processo che vede imputati sei medici, tre infermieri e tre agenti della polizia penitenziaria.

Ciro Oliviero