Telejato, lo switch off di giugno potrebbe farla sparire

Il prossimo giugno la Sicilia passerà al digitale terrestre. Telejato, l’emittente di Pino Maniaci rischia lo spegnimento perché nella legge che regolamenta lo switch off è previsto il passaggio per le sole tv commerciali. Non per l’emittente in questione, dunque, che rientra nelle televisioni comunitarie. “Anche Telejato secondo questa legge dovrà spegnersi – spiega Pino Maniaci – Il primo luglio noi non dovremmo esistere più. Non capisco come sia possibile che oggi io ho una televisione e domani lo Stato me la chiude, senza neanche dirmi il perché”. Per tenerla ancora in vita basterebbe un emendamento alla legge vigente riguardante l’assegnazione delle frequenze.
La storia di Telejato in questi anni è emersa alla ribalta delle cronache locali e nazionali per le oltre duecento querele e per una serie di manacce ricevute per le inchieste sul territorio. Dall’auto bruciata fino all’aggressione subita da Michele Vitale, figlio allora minorenne del boss mafioso Vito Vitale, che tentò di strozzarlo con la sua stessa cravatta senza successo. Sia lui che gli inquirenti e le forze dell’ordine hanno perso il conto delle innumerevoli lettere di minaccia ricevute.
Per salvare la televisione di Maniaci e tutte le altre emittenti comunitarie basterebbe un emendamento alla legge sulla assegnazione delle frequenze televisive. Proposta che alcuni senatori e deputati del centro sinistra avevano provato a presentare. “E’ un emendamento che ci salverebbe – ha dichiarato Maniaci – perché il 30% delle frequenze assegnate alle televisioni locali dovrebbero andare alle televisioni comunitarie. Se questo emendamento venisse approvato allora le tv comunitarie riusciranno a salvarsi, altrimenti tutte le 250 emittenti chiuderanno per sempre i battenti. A rischio è la stessa libertà di stampa. Solo che il termine per presentare domanda di assegnazione delle frequenze digitali è scaduto lo scorso 20 aprile e ancora quest’emendamento non è stato neanche presentato”.

Ciro Oliviero