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Le bagattelle all’ercolanese

alt Consiglio comunale alquanto stemperato quello all’interno delle recinzione decisionale. Verosimilmente per le spartizioni dei posti nelle consulte votate proprio ieri in sede di consesso comunale. Non si può dire lo stesso per il pretorio. Dall’altra parte della barricata, i cittadini reali insomma, erano divisi tra disoccupati dei taxi collettivi ed esercenti del corso Resina.
Una prima parte fatte di sole comunicazioni. Come da abitudine. Come la legge prevede. Ma che tutto sommato sono un surplus alla vita della città. Un di più che sa di regalo riciclato. Di certo non richiesto dai cittadini come i padri chiedevano al Signore la manna nel deserto.
Si è discusso di immobili. Di quelli di proprietà dell’ente comunale. Su un’interrogazione consiliare in cui si chiedeva se gli alloggi assegnati alle famiglie meno abbienti fossero realmente occupati dalle stesse o meno. L’assessore al Bilancio Antonio Liberti ha risposto che si sta portando avanti uno screening completo. Un’azione che vuole essere propedeutica alla vendita degli immobili di proprietà del comune, anche se restano ancora trentasei immobili da catastare. Sempre comunque lunga la procedura per l’accatastamento e anche quella per la vendita. A detta dell’assessore dovrebbe essere più semplice la messa in vendita di locali commerciali e entro la fine del mese di maggio potrebbe arrivare la cessione del primo.
Votazioni delle consulte all’ordine del giorno. Quella sui diversamente abili e sugli anziani. Come prevede la legge regionale la prima è presieduta dall’assessore alle Face deboli, ovvero Francesco Torello. Eletti Colomba Formisano dell’opposizione, che sopravanza Antonio Formisano, l’altro papabile proposto dall’opposizione, e Antonio Ascione della maggioranza. Per la consulta degli anziani il presidente dovrebbe essere il primo cittadino. Voci di corridoi fanno sapere che Vincenzo Strazzullo sceglierà un delegato tra i consiglieri in quota Pd. Gli altri membri sono Giovanna Tavani con ventuno voti, uno in più del secondo eletto Luigi Fiengo e con otto voti il componente dell’opposizione Raffaele Simeone.
Luigi Fiengo ha espletato il ruolo di portavoce pro tempore data la mancata accettazione del consigliere anziani che coincideva con il dimissionario Ciro Buonajuto. Smorfie di desiderio provenienti dal consigliere secondo eletto Pasquale Vitiello data la legge che vuole la nomina a scalare, ma assente al momento dell’investitura.
Tutto il consiglio comunale è stato condito da confusione e mancanza di concentrazione da parte dei rappresentanti del popolo. Nulla di nuovo sotto il fronte occidentale, per citare il filosofo anglosassone Bertrand Russell. Le solite bagattelle all’ercolanese, insomma. Non un primo piatto. Anche se il nome potrebbe ingannare quanti non sono campani o comunque non conoscono il dialetto napoletano. Non è una pasta lunga simile alle tagliatelle. Il solito calderone in cui la politica ercolanese è come la zuppa che descriveva in un suo sketch teatrale Ascanio Celestini.

Ciro Oliviero

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