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Vittime innocenti: 10 ottobre

  • 1892 Francesco Gebbia
  • 1978 Girolamo Tartaglione
  • 1980 Giuseppe Giovinazzo e Girolamo Galasso
  • 1989 Donato Cappetta
  • 1990 Giuseppe Aiello
  • 2006 Enrico Amelio

1892
Francesco Gebbia
Consigliere comunale
Ucciso a Mezzojuso (PA)

Francesco Gebbia è stato un consulente legale, consigliere comunale di opposizione del Comune di Mezzojuso, assassinato dalla mafia nella piazza del paese a fucilate.


1978
Girolamo Tartaglione
Magistrato di 65 anni
Ucciso a Roma

Girolamo Tartaglione divenne sostituto procuratore della Repubblica a Santa Maria Capua Vetere e a Napoli. Proseguì poi la carriera in magistratura come consigliere della Corte di Appello di Bari. A 65 anni accettò l’incarico presso l’allora Ministero di Grazia e Giustizia come Direttore generale degli Affari penali.

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Martedì 10 ottobre 1978 venne assassinato a colpi di pistola da un gruppo di fuoco delle Brigate Rosse all’ingresso della sua abitazione mentre, rientrato dal lavoro al Ministero, stava per entrare in ascensore. Due uomini aprirono il fuoco a distanza ravvicinata e lo colpirono mortalmente alla testa. L’omicidio viene rivendicato con un volantino recapitato presso la sede romana del Corriere della Sera.

1980
Giuseppe Giovinazzo e Girolamo Galasso
Di 26 e 32 anni
Uccisi a Cittanova (RC)

Nel pomeriggio del 10 ottobre 1980 un improvviso acquazzone costrinse Giuseppe Giovinazzo (in foto) e i suoi colleghi a sospendere il lavoro di muratura che stavano svolgendo. In compagnia di Girolamo Galasso, si recò a prendere delle pizze da mangiare con gli amici ma i due non arriveranno mai a destinazione. Nel tragitto, Giuseppe e Girolamo furono uccisi a colpi di fucile. Estranei entrambi agli ambienti della criminalità organizzata, secondo gli inquirenti furono testimoni involontari e scomodi al punto da essere eliminati.


1989
Donato Cappetta

Di 28 anni
Ucciso a
Salerno

Donato Cappetta è una delle tante vittime di cui non conosciamo la storia.


1990
Giuseppe Aiello

Di 12 anni
Ucciso a Caltagirone (CT)

Giuseppe Aiello per aiutare la famiglia andava a lavorare in campagna da un pastore, Giacomo Grimaudo, con precedenti penali. L’agguato è scattato intorno alle 18.30 in contrada Racineci, dove Grimaudo possedeva un ovile nel quale erano radunate le sue ottocento pecore. Il pastore, aiutato dal ragazzino, aveva completato il raduno degli animali e si era appena dedicato alle operazioni di mungitura. Gli assassini arrivarono silenziosamente alle spalle e colpirono Grimaudo alla schiena e al torace da numerosi colpi di 7’65 che fulminarono. Poi i colpi al piccolo Giuseppe Aiello, almeno sei, alcuni dei quali alla testa. Grazie alla testimonianza di un altro quindicenne che lavorava con il pastore, riuscito a salvarsi soltanto perché non era stato visto, sono stati arrestati i due sicari.


2006
Enrico Amelio

Imprenditore di 45 anni
Ucciso a Quarto (NA)

Enrico Amelio fu ammazzato dai sicari del clan Polverino. L’imprenditore pagò con la vita perché lo zio, Leonardo Carandente Tartaglia, mise gli occhi su alcuni terreni, situati nel comune di Quarto, oggetto degli interessi della fazione criminale capeggiata dal “Barone”.