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Novaffair – “Cromìa, il nostro rock per metabolizzare i tempi moderni”

Protagonisti come open-act del concerto di giovedì 10 Aprile di Ghigo Renzulli al Teatro Bolivar di Napoli, i Novaffair , sottolineano la loro ampia capacità di scrittura autoriale, proponendo a distanza di cinque anni dal loro ep “Aut-Aut”, un lavoro diverso, più ad ampio raggio, dai tratti concept, che si rifà a sonorità estere (Queens of Stoneueens Of The Stone Age, Arctic Monkeys ), pur mantenendo nella struttura compositiva e produttiva, un file rouge, di rock “nostrano”, sempre e comunque con un target tra alternative e classic rock. La visione di connettere brani, ad varie sfaccettature della società moderna, caotica e tagliente, rappresenta l’anello di congiunzione, di un idea attuale, la mancanza e la perdita dei legami fondanti di ogni esser umano, è lì, che si disgregano amori e fratellanza, ed emergono le distanze e la perdite. Sapiente, e cesellare la mano del “quinto cromatico” Massimo De Vita, produttore apprezzato a livello nazionale, già con numerosi progetti all’attivo, che regala compattezza all’intero album, fornendo un’unione d’intenti , tra diversi corpi ed anime sul palco. Novaffair, offre uno sguardo alternativo, stiloso per gusto, ma non modaiolo, tinto nei versi e tagliente nelle sonorità, una dividendo che si discosta dal altre realtà e che si incorpora alla perfezione in abiti da rockers, puri, ma non crudi, eleganti ma senza artefatti.

Nove tracce da palco, da ascoltare, visionare , per un rock multi e technicolor.

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