Forse la svolta, finalmente dopo quattordici lunghi anni apprendiamo la notizia che i Carabinieri del Ros hanno eseguito quattro ordinanze di arresto per l’omicidio del sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, freddato sotto casa il 5 settembre 2010 con nove colpi di pistola nella sua Pollica.
“Erano ormai anni che sul territorio cilentano si vociferava di una storia altra sull’omicidio di Angelo Vassallo, ma le notizie che apprendiamo oggi sembrano assumere contorni ancor più drammatici di quelle storie.”
Veniamo a conoscenza che tra i destinatari della misura cautelare, chiesta dal pm di Salerno Marco Colamonici e dal procuratore capo Giuseppe Borrelli, a cui vanno i nostri complimenti, ci sono il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, l’ex brigadiere dell’Arma Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano (detto “Peppe Odeon”), titolare di una sala cinematografica a Scafati, e Romolo Ridosso, collaboratore di giustizia già appartenente al clan camorristico dei Loreto-Ridosso.
Tutti gli arrestati sono indagati per concorso in omicidio volontario con aggravante camorristica. L’accusa era emersa già dalle perquisizioni eseguite il 28 luglio scorso: il decreto individuava il movente del delitto nella circostanza che Vassallo aveva scoperto un traffico di droga intorno al porto di Acciaroli (Salerno) organizzato da un clan in combutta con carabinieri infedeli e imprenditori del salernitano, e si accingeva a denunciarlo alla procura di Vallo della Lucania. Il giorno dopo l’omicidio, il sindaco avrebbe dovuto incontrare un ufficiale della compagnia dei carabinieri di Agropoli.
L’indagine è stata condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno: sin da subito, infatti, si sospettò dell’esistenza di un’implicazione camorristica dietro il delitto., in ruoli di fiducia istituzionale, potrebbero essere state coinvolte in un crimine che ha scosso tutta la comunità e offeso i valori di legalità e giustizia che Vassallo rappresentava e difendeva. La sua dedizione, il suo coraggio e la sua lotta contro il malaffare e la criminalità organizzata non devono essere dimenticati.
Ci stringiamo attorno alla famiglia che in tutti questi anni hanno continuato a cercare la verità senza mai arrendersi. Restiamo sconcertati dagli sviluppi delle indagini per il coinvolgimento dei due carabinieri tra cui un colonnello, e speriamo che le indagini facciano finalmente piena luce e giustizia sull’omicidio di Angelo che per amore della sua terra ha pagato con la vita.
Dai canali social si legge:
Dario Vassallo, fratello del sindaco ucciso, commenta: «14 anni, 2 mesi, 2 giorni». Poi attacca: «Chiediamo al ministero dell’Interno un’ispezione urgente al Comune di Pollica per fare piena luce su anni di danni e silenzi».
La nota è della Fondazione “Angelo Vassallo Sindaco Pescatore” i cui presidenti e vice sono Dario e Massimo Vassallo: «Tra i quattro arrestati risultano anche due carabinieri, a conferma della pista che la Fondazione ha perseguito dal 2011. La nostra determinazione – dichiarano Dario e Massimo Vassallo – è stata ripagata dall’incontro con il procuratore Giuseppe Borrelli, che ha creduto in questo filone di indagine, portandoci finalmente alle prime svolte concrete in una vicenda drammatica che ha segnato la nostra famiglia e tutto il Cilento. Siamo solo alle battute iniziali di una tragedia che ha sconvolto il territorio e per la quale chiediamo giustizia piena» A fronte di queste novità, la Fondazione chiede ufficialmente al Ministro dell’Interno «di disporre un’ispezione urgente presso il Comune di Pollica. L’omicidio di Angelo Vassallo non si è fermato il 5 settembre 2010: i danni morali e materiali alla comunità e alla nostra terra continuano a distanza di 14 anni, due mesi e due giorni. In questo giorno importante, chiediamo allo Stato di fare piena luce, non solo sull’omicidio, ma anche sulle gestioni amministrative che hanno inciso profondamente sul Comune di Pollica e sul Cilento». In linea con questa richiesta, la Fondazione annuncia che il proprio impegno «proseguirà, insieme alla commissione d’indagine per il ‘Sistema Cilento e l’omicidio di Angelo Vassallo’, promossa dal senatore Antonio Iannone (Fratelli d’Italia) e deputato Pino Bicchielli (Italia al centro)».
L’attuale sindaco di Pollica, Stefano Pisani, ha commentato:
Rimaniamo in attesa di conoscere una verità giudiziaria, siamo molto felici del lavoro di approfondimento che la Procura di Salerno ha voluto fare in questi lunghi anni e soprattutto nell’ultimo periodo. Finalmente avremo modo di approfondire un pezzo degli interrogativi che ci siamo posti nel tempo e che non avevano avuto ancora risposta.