- 1983 Giuseppe Bertolami
- 1991 Serafino Ogliastro
- 1996 Concetta Matarazzo
- 1999 Anna Pace
1983
Giuseppe Bertolami
Imprenditore di 59 anni
Ucciso a Lamezia Terme (CZ)
Giuseppe Bertolami è stato un imprenditore italiano, originario della Sicilia e trasferitosi in Calabria insieme ai tre fratelli, gestiva insieme a loro un’azienda vivaistica nella Piana di Lamezia Terme. Con un passato da braccianti alle spalle, i quattro fratelli Bertolami avevano dato vita ad una florida azienda del settore agricolo. All’età di 59 anni, Giuseppe fu rapito a pochi metri dall’azienda mentre tornava a casa a bordo della sua Fiat 132 blu dopo una giornata di lavoro. Fu sequestrato lungo la Statale 18 e per quindici mesi la famiglia restò in contatto con i rapitori per organizzare il riscatto fino a che non si ebbero più notizie di Giuseppe. La sua famiglia non sa dove sia seppellito.
1991
Serafino Ogliastro
Ex agente di polizia di 31 anni
Ucciso a Palermo
Serafino Ogliastro era un ex agente della Polizia di Stato e, all’epoca della scomparsa, un venditore di automobili. Fu ucciso a Palermo con il metodo della lupara bianca. Il corpo dell’uomo non fu mai rinvenuto, solo l’auto della vittima venne fatta ritrovare dopo oltre un anno dalla scomparsa. Secondo le dichiarazioni del killer pentito, Ogliastro fu interrogato e torturato. Successivamente, furono in sei a strangolare e a caricare il corpo su una Fiat 127 per occultarlo in un luogo rimasto sconosciuto.
1996
Concetta Matarazzo
Di 37 anni
Uccisa a Giugliano (NA)
Concetta Matarazzo, casalinga 37enne, morì in un incidente lungo la statale Domitiana. L’incidente fu provocato da una sparatoria tra clan rivali: un gruppo di malavitosi attendeva una Golf bianca sulla quale viaggiavano Gennaro Caianiello e Raffaele Farri. A seguito della violenta sparatoria la Golf sbandò schiantandosi contro la macchina su cui viaggiava Concetta. Concetta morì sul colpo mentre l’altro passeggero, in macchina con la giovane donna, riuscì a salvarsi.
1999
Anna Pace
Di 62 anni
Uccisa a Fasano (BR)
Anna Pace stava rientrando a Fasano in auto dopo aver fatto visita ad una sua cugina che abitava nella vicina frazione di Laureto, insieme al marito e a una cugina. Sulla strada statale 172 insieme loro viaggiava a grande velocità un’autocolonna di contrabbandieri: in testa un furgone Iveco Om (rubato nel Centro Italia), pieno di cassette di sigarette di contrabbando.