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Vittime innocenti: 30 settembre

  • 1920 Croce di Gangi e Paolo Li Puma
  • 1971 Vincenzo Riccardelli
  • 1978 Claudio Miccoli
  • 1996 Antonino Polifroni

1920
Croce di Gangi e Paolo Li Puma
Politici
Uccisi a Petralia Soprana (PA)

Croce di Gangi è stato un contadino e politico socialista, vittima innocente di Cosa Nostra. Fu ucciso insieme al compagno di partito Paolo Li Puma (in foto), mentre ritornavano da una riunione della Lega Contadina.


1971
Vincenzo Riccardelli
Morto a Palermo

Vincenzo Riccardelli fu un carabiniere morto a Palermo in un incidente con la moto, durante un inseguimento.


1978
Claudio Miccoli
Di 20 anni
Ucciso a Napoli

Claudio Miccoli è stato un ambientalista italiano, morto in seguito all’aggressione avvenuta ad opera di picchiatori fascisti in Piazza Sannazaro a Napoli. La sera del 30 settembre 1978 Claudio Miccoli, consigliere regionale del WWF campano, si ritrovò ad assistere all’aggressione di un giovane.

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Miccoli cercò da solo di dirigersi verso un gruppo di quattro neofascisti cercando di riportarli alla ragione. Tuttavia egli fu immediatamente raggiunto da un colpo di bastone alla testa scagliato dal militante di estrema destra Ernesto Nonno, il quale poi infierì sul corpo di Miccoli caduto a terra esanime fracassandogli il cranio. La sera stessa Claudio Miccoli, trasportato in ospedale, entrò in coma. Morì il 6 ottobre 1978, dopo aver espresso la volontà di donare i propri organi.

1996
Antonino Polifroni
Imprenditore di 49 anni
Ucciso a Varapodio (RC)

Imprenditore edile padre di sei figli, comincia la propria attività tra gli anni sessanta e settanta del secolo scorso, lavora con appalti pubblici e privati nella Piana di Gioia Tauro ma la ‘ndrangheta vuole manifestare il suo potere e la sua violenza chiedendo il pizzo a Polifroni.

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Questi si rifiuta sempre e scattano minacce, soprusi, intimidazioni, telefonate minacciose, fucilate alle finestre di casa, incendio ai cantieri dell’impresa edile di Polifroni, l’imprenditore però continua a rifiutare e denuncia il tutto alle forze dell’ordine. Nel 1992 per queste sue denunce subisce un attentato dinanzi casa e rimane ferito, in seguito gli viene imposto un altro tipo di estorsione e cioè rifornirsi di materiale da imprese mafiose ma anche questa volta l’imprenditore rifiuta categoricamente. Il 30 settembre 1996 a Oppido Mamertina, Polifroni viene ucciso da due uomini a colpi d’arma da fuoco terminando la loro missione di morte con un colpo di grazia.