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Vittime innocenti: 20 settembre

  • 1973 Salvatore e Domenico Feudale
  • 1988 Giuseppe Mascolo
  • 2009 Domenico Gabriele
  • 2010 Teresa Buonocore

1973
Salvatore e Domenico Feudale
Fratellini di 10 e 19 anni
Uccisi a Crotone

La sera del 20 settembre, Salvatore e Domenico, figli di Umberto Feudale boss di Crotone, si trovavano in piazza Mercato quando improvvisamente furono uccisi da una scarica di 16 colpi. Sono stati vittime di una vendetta nei confronti del padre che, qualche tempo prima, aveva ammazzato Ninì Vrenna, figlio del boss rivale.


1988
Giuseppe Mascolo
Titolare di una farmacia di 61 anni
Ucciso a Baia Domizia (CE)

Giuseppe Mascolo fu titolare di una nota farmacia a Cellole, un piccolo comune vicino a Sessa Aurunca, dove aveva ricoperto vari incarichi politici comunali. Fu ucciso il 20 Settembre 1988. Il figlio del farmacista,
Luigi, testimoniò per la ricostruzione della dinamica del fatto durante il processo: “Come ogni sera avevo chiuso la farmacia, per poi rincasare.

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Io ero tornato a casa pochi minuti dopo mio padre quando mi sono imbattuto in un’auto che si allontanava a tutta velocità. Credendo fossero ladri, li ho inseguiti, per prendere il numero di targa, ma tornato a casa, ho trovato mio padre riverso sui sedili anteriori della macchina privo di vita. Mia madre che si trovava in casa aveva sentito prima un urto e poi uno sparo”.

2009
Domenico Gabriele
Di 11 anni
Ucciso a Crotone

Il 25 giugno 2009 a Crotone, durante una partita di calcetto, un killer spara dalla recinzione uccidendo Gabriele Marrazzo e ferendo altre 9 persone, tra cui Domenico Gabriele di 11 anni, che morirà il 20 settembre dopo tre mesi di coma. Il ragazzo stava giocando a calcetto con il padre e alcuni amici quando fu centrato da cinque proiettili alla testa. Solo per un caso gli altri rimasero feriti solo di striscio o colpiti in parti non vitali. Il ragazzino, apparso subito il più grave, fu trasferito dall’ospedale di Crotone al Pugliese di Catanzaro, dove fu sottoposto a un delicato intervento chirurgico ma non ci furono speranze.


2010
Teresa Buonocore
Di 51 anni
Uccisa a Napoli

Teresa Buonocore aveva denunciato e testimoniato contro l’uomo che aveva abusato sessualmente di sua figlia, loro vicino di casa e padre di due amiche della ragazzina. In seguito a ciò, aveva già subito intimidazioni: le era stata incendiata la porta di casa.

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Questo, però, non era bastato a farla tornare sui propri passi, così il pedofilo di cui la figlia di Teresa era caduta vittima aveva ingaggiato due uomini promettendo loro 15mila euro, come esecutori materiali dell’omicidio della donna. Teresa si trovava in macchina, nella zona del porto, quando i due le si avvicinarono a bordo di una moto e le esplosero addosso quattro colpi di pistola, uccidendola.