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Vittime innocenti: 18 settembre

  • 1993 Lucio D’Errico
  • 1999 Salvatore D’Ambrosio
  • 2008 Strage di Castel Volturno

1993
Lucio D’Errico

Imprenditore di 57 anni
Ucciso a Napoli

Lucio D’Errico, industriale napoletano e proprietario della Fatma, azienda produttrice di materiale elettrico, venne ferito la sera del 31 agosto del 1993 in un tentativo di taglieggiamento da parte della malavita organizzata.

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Il taglieggiatore, Gaetano Adduci, si era presentato ad D’Errico per imporgli l’acquisto di materiale elettrico per un ammontare di 16 milioni di lire: una sorta di tangente mascherata alla quale difficilmente l’imprenditore si sarebbe potuto sottrarre. Quella sera Lucio D’Errico decise di non piegarsi al ricatto e di fronte al rifiuto Adduci estrasse la pistola e gli sparò all’addome. Nel tentativo di salvarsi Lucio uscì in strada ma venne colpito alla schiena da altri quattro colpi di pistola. Per diciannove giorni restò all’ospedale dei Pellegrini finché non morì il 18 settembre.

1999
Salvatore D’Ambrosio
Finanziere di 23 anni
Ucciso a Barra (NA)

Salvatore D’Ambrosio, finanziere a La Spezia, venne ucciso a Barra mentre aspettava la fidanzata sotto casa. Un ragazzo del quartiere gli aveva chiesto una sigaretta e quando si accorse che Salvatore aveva una pistola alla cintura prontamente gliela sottraesse, sparando un colpo alla gamba. Quando Salvatore D’Ambrosio si dichiarò appartenente alle forze dell’ordine il ragazzo preso dall’ira gli esplose contro tutti i colpi della pistola, uccidendolo con efferatezza.


2008
Strage di Castel Volturno

Avvenuta a Castel Volturno (NA)

Il 18 settembre 2008 i killer della camorra uccidono con 120 proiettili sei persone, tutte provenienti da diversi paesi africani. Questa strage si inserisce all’interno del traffico di stupefacenti e della spartizione dei fondi per la riqualificazione del litorale Domitio.

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Il gruppo di Setola, affiliato al clan dei Casalesi, intendeva imporre con la forza alla malavita nigeriana il pagamento di una tassa sul traffico di droga. La riqualificazione edilizia dell’area e la sua trasformazione in una zona turistica aveva richiesto come primo punto l’allontanamento della comunità africana. Queste motivazioni hanno spinto i killer della Camorra ad organizzare un sanguinoso attentato, un gesto intimidatorio di stampo terroristico e non aveva alcuna importanza che le vittime fossero completamente estranee all’ambiente del narcotraffico e della delinquenza in genere. Nella strage muoiono Samuel Kwaku, Christopher Adams, Eric Affum Yeboah, Kwame Antwi Julius Francis, El Hadji Ababa, Alex Geemes.