Home / Magazine / Vittime Innocenti / Vittime innocenti: 9 settembre

Vittime innocenti: 9 settembre

  • 1975 Luigi Ciaburro
  • 1988 Abed Manyami
  • 1990 Antonino Marino

1975
Luigi Ciaburro

Maresciallo dei carabinieri di 52 anni
Ucciso a Villa Literno (CE)

Luigi Ciaburro, maresciallo dei carabinieri, venne travolto e ucciso da un convoglio presso la stazione di Villa Literno. Intorno alle due del mattino, la pattuglia del maresciallo Ciaburro venne allertata per una rapina ai danni di un treno merci sul tratto della ferrovia tra Casapesenna e Villa Literno, preannunciata da una telefonata anonima.

Continua a leggere…
I malviventi erano riusciti ad arrestare la corsa del convoglio posizionando una bacchetta di ferro tra le rotaie e ottenendo in questo modo che si azionasse il meccanismo di frenata del treno. Dopo aver svaligiato i primi vagoni, i ladri si videro scoperti dai militari dell’Arma e da lì cominciò un inseguimento, nel corso del quale Ciaburro non vide i treni merci che intanto sopraggiungevano, restando travolto.

1988
Abed Manyami
Venditore ambulante di 30 anni
Ucciso a Gioia Tauro (RC)

Abed Manyami è stato un venditore ambulante di origine marocchina vittima innocente di ‘ndrangheta. Il giorno del suo omicidio, Abed si trovava nell’officina per la demolizione di auto di proprietà di Girolamo Priolo per comprare un motore usato per la sua automobile con la quale voleva tornare in Marocco a far visita ai parenti. Tre persone entrarono nel negozio facendo fuoco: l’obiettivo era Priolo ma venne ucciso anche Abed.


1990
Antonino Marino

Brigadiere dei carabinieri di 33anni
Ucciso a Bovalino (RC)

Antonino Marino, brigadiere dei carabinieri, fu per anni il comandante della stazione di Platì e svolse svariate indagini sui traffici illeciti e sui sequestri di persona che caratterizzarono l’attività della ‘ndrangheta in quegli anni.

Continua a leggere…
Collaborò anche alla liberazione di Cesare Casella e assicurò diversi boss mafiosi alla giustizia. Nel periodo precedente al suo assassinio, aveva subito un attentato da parte di uomini non identificati, i quali spararono al suo indirizzo ma riuscì ad uscirne illeso. Diverso fu l’esito dell’attentato avvenuto il 9 settembre: i 10 proiettili partiti dalla calibro 9 dei killer colpirono il brigadiere allo stomaco ed al torace. I medici cercarono invano di salvargli la vita: morì dopo tredici ore di agonia. Durante l’aggressione rimasero feriti la moglie Rosetta in dolce attesa ed il figlio Francesco di appena due anni.