- 1989 Giacomo Catalano
- 1990 Angelo Versaci
- 2006 Salvatore Buglione
1989
Giacomo Catalano
Di 47 anni
Ucciso a Cittanova (RC)
Giacomo Catalano venne ucciso mentre usciva per recarsi a lavoro presso una serra floricola. Nonostante le indagini siano scattate immediatamente dopo l’omicidio, i responsabili non furono mai individuati. L’ipotesi più accreditata lega la sua esecuzione alla faida che negli anni ’80 aveva insanguinato le strade di Cittanova: tuttavia, un grande interrogativo rimase poiché Catalano non risultava avere un legame tale con la criminalità che giustificasse la sua morte così violenta.
1990
Angelo Versaci
Di 43 anni
Ucciso a Calanna (RC)
Angelo Versaci, dopo avere passato il pomeriggio con la moglie Annamaria Catalano, dipendente dell’ufficio postale, tornò in paese e si recò al bar per incontrare i suoi amici. Tornò verso casa per ora di cena, ed è lì dopo aver bussato al citofono che un killer gli sparò contro tre colpi di fucile: uno sulla spalla, gli altri due lo centrarono alla testa. Fu ucciso forse «per essersi messo di traverso rispetto ad alcune dinamiche e procedure poco limpide all’interno della sua amministrazione».
2006
Salvatore Buglione
Di 51 anni
Ucciso a Napoli
Salvatore Buglione, detto Sasà, fu aggredito da quattro individui che lo accoltellarono nell’edicola della moglie. Aveva cercato di difendersi perché aveva addosso mille euro ed è rimasto vittima dell’ennesima ferocia dei predatori di Napoli: ucciso per sfregio, per punire la sua ribellione. Buglione lavorava come dipendente comunale ma sua moglie, Antonella Ferrigno, era ed è titolare di un’edicola da generazioni. Sasà ogni sera arrivava, dopo il proprio orario di ufficio, nella rivendita dell’Arenella per aiutare la moglie a chiudere bottega e per difenderla da eventuali aggressori prima di tornare a casa.