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Vittime innocenti: 6 agosto

  • 1944 Andrea Raia
  • 1980 Gaetano Costa
  • 1985 Antonino Cassarà e Roberto Antiochia
  • 1990 Francesco Oliviero
  • 1991 Domenico Rando’
  • 1992 Antonio Di Bona
  • 2018 Strage dei Braccianti

1944
Andrea Raia

Di 38 anni
Ucciso a Casteldaccia (PA)

Andrea Raia fu definito dal giornale Voce Comunista come “un organizzatore comunista”. Si oppose a viso aperto allo strapotere della mafia locale, schierandosi per la difesa dei diritti dei contadini, e per questo fu assassinato.


1980
Gaetano Costa
Magistrato di 64 anni
Ucciso a Palermo

Il magistrato Gaetano Costa, fin dagli anni sessanta, aveva intuito che la mafia si era annidata nella pubblica amministrazione, controllandone gli appalti. Un giorno, mentre passeggiava da solo, morì dissanguato sul marciapiede di via Cavour a Palermo. Al funerale parteciparono poche persone e soprattutto pochi magistrati. Non va dimenticato che pur essendo l’unico magistrato a Palermo al quale in quel momento erano state assegnate un’auto blindata ed una scorta non ne usufruisse, ritenendo che la sua protezione avrebbe messo in pericolo altri e che lui era uno di quelli che “aveva il dovere di avere coraggio”.


1985
Antonino Cassarà e Roberto Antiochia
Vicequestore e agente di Polizia di 38 e 23 anni
Uccisi a Palermo

Intorno alle 14,30 del 6 Agosto “Ninni” Cassarà (in foto), uno dei migliori investigatori della Polizia di Palermo, stava rientrando in casa accompagnato da tre collaboratori della propria sezione, uno dei quali era l’agente Roberto Antiochia, il quale, nonostante fosse in ferie e già trasferito a Roma, dopo l’omicidio del commissario Montana aveva preso la decisione di rimanere accanto al proprio dirigente.

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Quando l’auto blindata con i quattro poliziotti entrò nel cortile del palazzo in cui abitava il vicequestore Cassarà, dall’ammezzato di un edificio vicino, le cui finestre davano sul cortile interno, una decina di mafiosi armati di Kalashnikov fecero fuoco. Il vicequestore Cassarà e l’agente Antiochia morirono sul colpo, colpiti da decine di proiettili. Un terzo agente venne ferito e restò in condizioni gravi. Il quarto agente, l’assistente Natale Mondo, si salvò miracolosamente riuscendo a ripararsi sotto la vettura. L’Assistente Mondo, sfuggito alla morte in quell’occasione, venne assassinato dalla mafia il 14 Gennaio 1988.

1990
Francesco Oliviero

Manovale di 55 anni
Ucciso ad Ercolano (NA)

Francesco Oliviero rimase vittima di una sparatoria ad Ercolano. Era un manovale senza precedenti penali, invalido civile che, mentre passeggiava per la strada, fu spettatore involontario della sparatoria tra Michele Beato, un pregiudicato, in sella ad una moto e dei soggetti ignoti a bordo di un’auto. Un proiettile calibro 7.65 raggiunse anche Francesco.


1991
Domenico Rando’
Ucciso a Serrata (RC)

Purtroppo di Domenico Rando’ non conosciamo la storia.


1992
Antonio Di Bona
Agricoltore Di 56 anni
Ucciso a Villa Literno (CE)

Antonio Di Bona venne ucciso dalla camorra a Villa Literno presso l’officina meccanica dove attendeva la riparazione del proprio trattore. Quel giorno quattro sicari con il volto coperto da passamontagna uccisero anche il titolare dell’officina e un meccanico. Sia il cliente che il dipendente del meccanico sarebbero stati eliminati dal commando perché ritenuti dai killer scomodi testimoni.


2018
Strage dei Braccianti
Avvenuta a Foggia

Le vittime, di origini africane, avevano tra i 21 e i 41 anni. Alcune sono state riconosciute grazie ai documenti, altre con le impronte digitali. Sullo schianto due inchieste: una riguarda la dinamica, l’altra punta a capire se gli uomini fossero schiavi del caporalato.

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Le vittime dello schianto sono Joseph Isaac Ismel Awuku, 24 anni, del Ghana; Ebere Ajunwa, 21 anni, della Nigeria; Bafundi Cammara, 22 anni, della Guinea; Alagie Ceesay, 24 anni, del Gambia; Alasanna Darboe, 28 anni, del Gambia; Eric Kwarteng, 32 anni, del Ghana; Romanus Make, 28 anni, della Nigeria; Dio Umana Djire, 36 anni, del Mali; Lhassan Goulaine, 39 anni, originario del Marocco; Anane Kawase 34 anni, del Ghana; Moussa Toure, 21 anni, del Mali; Lahcen Haddouch, 41 anni, del Marocco. Il giorno dell’incidente, i lavoratori agricoli, viaggiavano stipati nel retro di un furgone che ha invaso la carreggiata opposta scontrandosi frontalmente con un tir: nell’impatto è morto anche il conducente del furgone, un cittadino marocchino, mentre due braccianti sono rimasti feriti.