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Vittime innocenti: 2 aprile

  • 1985 Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta
  • 1991 Francesco Paolo Pipitone
  • 2000 Domenico Stanisci

1985
Barbara Rizzo, Giuseppe e Salvatore Asta

Madre e figli
Uccisi a Trapani

Il 2 Aprile 1985 a Trapani restano uccisi da un’auto bomba Barbara Rizzo e i suoi figli, Giuseppe e Salvatore Asta, due gemelli di 6 anni.

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Quel giorno i mafiosi avevano piazzato una autobomba in prossimità di una curva della frazione di Pizzolungo destinata ad esplodere al passaggio della vettura blindata appartenente al sostituto procuratore Carlo Palermo che si trovava nella città siciliana da cinquanta giorni e ha già ricevuto diverse minacce. Erano da poco passate le 8.03 quando le macchine del magistrato e della sua scorta sfrecciano per il rettilineo di Pizzolungo. Un attimo, un click ed esplode un’autobomba posizionata sul ciglio della strada che da Pizzolungo conduce a Trapani. L’utilitaria fece da scudo all’auto del sostituto procuratore che rimase solo ferito. Nell’esplosione morirono invece dilaniati la donna e i due bambini. Fu una strage di innocenti, figlia di una strategia terroristica che avrebbe raggiunto il culmine nelle stragi del 1992.

1991
Francesco Paolo Pipitone
Presidente della Cassa Rurale e artigiana di 62 anni
Ucciso ad Altofonte (PA)

Francesco Paolo Pipitone, presidente della «Cassa rurale ed artigiana» di Altofonte, era quasi riuscito a sventare una rapina nella sua banca quando fu colpito da due colpi di pistola alle spalle.


2000
Domenico Stanisci

Di 42 anni
Ucciso ad Anagni (FR)

L’auto di Domenico Stanisci fu speronata da un’altra in quanto i due finanzieri, in servizio di anticontrabbando, hanno intimato l’alt all’auto della banda. La macchina di servizio finì in una scarpata e i malviventi riuscirono a scappare.