Vittime innocenti: 7 febbraio

• 1978 Francesco Stola
• 1980 William Vaccher
• 1986 Filippo Salsone
• 1990 Giovanni Trecroci
• 1991 Silvana Foglietta

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Francesco Stola fu rapito e Torino e non fece mai più ritorno a casa.

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Verso le 8.00 del 7 febbraio 1980 due giovani e una donna a volto scoperto esplosero numerosi colpi di arma da fuoco contro William Vaccher sotto la sua abitazione, a Milano. I colpi colpirono mortalmente l’uomo al capo, alla gola e al torace. L’omicidio fu rivendicato all’indomani da “Prima Linea” con un lungo documento in cui si accusava di delazione il Vaccher, già militante della stessa organizzazione, coinvolto nelle indagini sull’omicidio del Dott. Emilio Alessandrini.

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Filippo Salsone era un maresciallo della Polizia Penitenziaria, ucciso a Brancaleone mentre con la propria auto rincasava dall’abitazione dei genitori in compagnia della famiglia. I colpi di lupara esplosi contro di lui ferirono anche il figlioletto del maresciallo di appena dieci anni. Salsone era da tre mesi distaccato presso le carceri di Poggioreale.

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Giovanni Trecroci ha dedicato la sua vita all’insegnamento coniugandolo con l’impegno politico: è stato per Villa San Giovanni un personaggio di spicco, assessore ai lavori pubblici e vicesindaco e ha sempre basato la sua attività sulla trasparenza. Il 7 febbraio 1990, dopo aver lasciato il consiglio comunale, è stato ucciso sul portone di casa dove lo aspettava la moglie.

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Silvana Foglietta era mamma di quattro bambini. Di lei nessuno sa più nulla da 27 anni, da quando scomparve nel nulla. I suoi figli non hanno mai potuto piangere sulla sua tomba, i suoi sequestratori e assassini non sono mai stati individuati, arrestati, processati, condannati.

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