Vittime innocenti: 13 gennaio

• 1906 Andrea Orlando
• 1982 Francesco Borrelli
• 1984 Agostino Mastrodicasa
• 2011 Vincenzo Liguori

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Andrea Orlando, medico chirurgo nonché consigliere comunale socialista di Corleone, fu ucciso il 13 gennaio del 1906. Sostenne i contadini nelle lotte per le “affittanze collettive”, aiutandoli a costituire la cooperativa “Unione agricola”.

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Francesco Borrelli era un maresciallo dei Carabinieri, elicotterista a Vibo Valentia. Il giorno in cui fu ucciso si trovava a Cutro, in vacanza, in piazza con alcuni amici, quando all’improvviso notò in un’auto alcuni uomini armati di fucili e, dal lato opposto della piazza, Antonio Dragone, uomo legato ad ambienti mafiosi. Spinto da un estremo senso del dovere, Borrelli tentò di salvare le persone presenti sulla piazza, venendo colpito in pieno. Morì quel giorno anche Salvatore Dragone, nipote di Antonio.

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Quella sera, insieme ad altri colleghi, il ventiduenne Agostino era impegnato in una serie di controlli nelle abitazioni di pregiudicati a Casoria, quando un uomo, per sfuggire ai controlli dei poliziotti in quanto latitante da qualche tempo, fugge all’interno di un’abitazione di Quinto Vicolo Marco Rocco e ne esce scavalcando una finestra. Dopodiché, l’uomo apre il fuoco contro gli agenti che lo inseguono, uccidendo l’agente Mastrodicasa. L’omicida viene identificato come un esponente del clan “Nuova Camorra Organizzata” che fa capo a Raffaele Cutolo.

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I killer arrivano in sella ad una moto coperti da un casco integrale: l’obiettivo è un pregiudicato, Luigi Formicola, 56 anni, titolare di un circolo ricreativo. La sede del circolo si trova a fianco ad una officina meccanica dove da anni Vincenzo ripara moto, la sua passione da sempre. Il raid omicida si compie in pochi minuti. I killer abbattono con una raffica di colpi Luigi Formicola che tenta di sfuggire ai suoi assassini e cerca di ripararsi proprio nell’officina di Liguori.

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