Vittime innocenti: 3 gennaio

• 1949 Strage di Partinico
• 1986 Giovanni Pizzone
• 1996 Giuseppe Puglisi
• 1998 Saverio Ieraci e Davide Ladini

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Vito Guarino era un bambino di soli 3 anni. Fu ucciso a Partinico assieme al padre Carlo Guarino ed a Francesco Gulino da banditi armati che fecero irruzione in casa, lanciando bombe a mano e sparando raffiche di mitra. Commessa la strage, i banditi si dileguarono sparando raffiche di mitra e lanciando bombe per impaurire la popolazione accorsa. Si presume che la strage sia stata commessa per vendetta.

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Ucciso Giovanni Pizzone, scomparso da casa e ritrovato otto giorni dopo a Casavatore, un grosso comune industriale a nord di Napoli. Il corpo del bambino è stato trovato sotto un ponte alla periferia del comune: aveva il collo parzialmente tagliato, il volto sfigurato, le braccia staccate. Una agghiacciante mutilazione.

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Viene ucciso l’imprenditore Giuseppe Puglisi. L’omicidio resta ancora un mistero per gli inquirenti e per le sue modalità, lascia pensare ad un delitto di mafia. Il ritrovamento dell’uomo è avvenuto nella sua
autovettura, da alcuni abitanti del quartiere, la cui attenzione era stata richiamata dal rumore di colpi esplosi. Puglisi era proprietario di un piccolo caseificio, oltre ad una rivendita al dettaglio dei suoi stessi prodotti.

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Saverio Ieraci e Davide Ladini vennero uccisi la sera del 3 gennaio 1998 da due coetanei per una lite avvenuta in una sala giochi.

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