Home / Magazine / Vittime Innocenti / Vittime innocenti: 23 dicembre

Vittime innocenti: 23 dicembre

  • 1946 Nicolò Azoti
  • 1984 Strage del DD Napoli-Milano
  • 1995 Giuseppe Montalto

1946
Nicolò Azoti

Sindacalista di 37 anni
Ucciso ad Baucina (PA)

Nicolò Azoti fu un sindacalista siciliano vittima innocente di Cosa Nostra. Il 21 dicembre, Azoti venne gravemente ferito con 5 colpi di pistola sparati alle spalle mentre tornava a casa. Alla moglie che lo soccorse, fece il nome del suo assalitore, un certo Varisco, detto l’avvocato, noto mafioso gabelloto che controllava il vicino Feudo Traversa dei Di Salvo. Il sindacalista morì due giorni dopo in ospedale. Nonostante la testimonianza della moglie ai Carabinieri, per la sua morte non fu istruito nemmeno un processo: l’inchiesta fu archiviata in istruttoria, dopo che Varisco, resosi irreperibile, si presentò ai Carabinieri con un falso alibi di ferro.


1984
Strage del DD Napoli-Milano

L’attentato venne compiuto domenica 23 dicembre 1984, nel fine settimana precedente le feste natalizie. Il treno era pieno di viaggiatori che ritornavano a casa o andavano in visita a parenti per le festività. Intorno alle 19:08, il convoglio fu dilaniato da un’esplosione violentissima mentre percorreva la Direttissima in direzione Nord, all’interno della Grande Galleria dell’Appennino, in località Vernio, dove la ferrovia procede diritta e la velocità supera i 150 km/h.

Continua a leggere…
La detonazione fu causata da una carica di esplosivo radiocomandata posta su una griglia portabagagli del corridoio della 9ª carrozza di seconda classe, a centro convoglio: l’ordigno era stato collocato sul treno durante la sosta alla Stazione di Firenze di Santa Maria Novella. Gli attentatori attesero che il veicolo penetrasse nel tunnel per massimizzare l’effetto della detonazione: lo scoppio, avvenuto a quasi metà della galleria, provocò un violento spostamento d’aria che frantumò tutti i finestrini e le porte. L’esplosione causò 15 morti e 267 feriti. In seguito, i morti sarebbero saliti a 16 per le conseguenze dei traumi. Venne attivato il freno di emergenza e il treno si fermò a circa 8 km dall’ingresso Sud e a 10 da quello Nord. I passeggeri erano spaventati e a questo si affiancava il freddo dell’inverno appenninico. A chiamare i soccorsi, utilizzando un telefono di servizio presente in galleria, fu il controllore Gian Claudio Bianconcini, il quale era al suo ultimo viaggio in servizio e, pur ferito anch’egli, era sopravvissuto all’esplosione. Morirono: Giovanni de Simone, 4 anni, Anna de Simone, 9 anni, Federica Taglialatela, 12 anni, Susanna Cavalli, 22 anni, Valeria Moratello, 22 anni, Pier Francesco Leoni, 23 anni, Luisella Matarazzo, 25 anni, Anna Maria Brandi, 26 anni, Abramo Vastarella, 29 anni, Carmine Moccia, 30 anni, Angela Calvanese, 33 anni, Nicola de Simone, 40 anni, Maria Luigia Morini, 45 anni, Gioacchino Taglialatela, 50 anni, Giovanbattista Altobelli, 51 anni, Lucia Cerrato, 66 anni, Giovanni Calabrò, 67 anni.

1995
Giuseppe Montalto

Agente di polizia di 30 anni
Ucciso a Trapani

Giuseppe Montalto fu un poliziotto vittima innocente di Cosa Nostra. Giuseppe, dopo aver lavorato per anni alla Casa circondariale Lorusso e Cutugno di Torino (“Le Vallette”), venne trasferito nella Casa di Reclusione di Palermo “Calogero Di Bona” – Ucciardone, nella sezione di massima sorveglianza destinata ai mafiosi condannati al 41bis.

”Continua