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Vittime innocenti: 9 dicembre

  • 2003 Claudio Taglialatela
  • 2012 Giovanna De Lucia

2003
Claudio Taglialatela

Studente di 22 anni
Ucciso a Napoli

Claudio Taglialatela, studente universitario di Portici, tornato da poco dal periodo di leva militare come ausiliare dei carabinieri, passò a prendere un amico per una serata insieme. Mentre lo attendeva in auto sotto casa, in via Seggio del Popolo a Napoli, si accorse di due persone poco raccomandabili che lo fissavano da un po’.

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Così, visto che l’amico tardava ad uscire, decise di prendere tempo facendo il giro dell’isolato. Avvertì il compagno con un messaggio sul cellulare e mise in moto l’auto ma la sua scelta indusse i criminali ad agire. In sella al loro scooter, i rapinatori aprirono il fuoco con un solo colpo sparato in direzione dell’auto. Il proiettile colpì Claudio al torace. Il ragazzo si accasciò esanime sul sediolino mentre l’auto si fermò poco più avanti contro un semaforo. La dinamica fu ricostruita proprio grazie agli SMS che Claudio inviò all’amico pochi attimi prima di essere ucciso: meno chiaro resta il movente. La scelta ricade tra due ipotesi: lo scambio di persona (i killer si sarebbero insospettiti dalla lunga sosta di un forestiero che, peraltro, smanettava col telefonino scambiandolo per uno specchiettista del clan avversario); la rapina per estorcere soldi, oggetti valori o l’auto, ragion per cui avrebbero sparato un colpo per intimidire e impedirgli di scappare. Quest’ultima è la versione ritenuta più congrua con la ricostruzione dei fatti e alle intercettazioni telefoniche durante le indagini.

2012
Giovanna De Lucia

Di 27 anni
Uccisa a Caserta

Giovanna De Lucia, 27 anni, madre di tre figli, viene uccisa il 9 dicembre dal marito Giovanni Venturato, suo coetaneo. Venturato ha tentato in seguito il suicidio colpendosi alla gola con lo stesso coltello utilizzato per l’omicidio di Giovanna. Prima della tragedia i coniugi vivevano ad Acerra.

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Venturano provvedeva alla coppia gestendo un piccolo negozio di frutta e verdura nella vicina San Felice a Cancello. Domenica 9 dicembre, Venturato raggiunge Giovanna presso la casa della madre, dove la donna si era nuovamente trasferita dopo l’ennesimo litigio con il marito. Verso le 15:00, Giovanna ed il marito si appartano in una stanza per discutere. Il secco rifiuto della donna di tornare con Giovanni diventa il pretesto per uccidere. Venturato estrae il coltello che aveva portato con sé e infligge a Giovanna nove fendenti. Il trasporto in ospedale sarà inutile per la ragazza mentre l’uxoricida, giudicato guaribile in pochi giorni, verrà fermato dai carabinieri di Maddaloni con l’accusa di omicidio volontario.