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Vittime innocenti: 17 novembre

  • 1920 Stefano Caronia
  • 1981 Michele Borriello
  • 1986 Rosario Pietro Giaccone
  • 1998 Antonio Condello

1920
Stefano Caronia
Sacerdote di 44 anni
Ucciso a Gibellina (TP)

Stefano Caronia è stato un sacerdote italiano, vittima innocente di mafia. Esponente del Partito Popolare Italiano di Sturzo e sostenitore dell’azione delle cooperative popolari, si impegnò nella battaglia contro la mafia del feudo a favore della popolazione di Gibellina, domandando a Roma l’esproprio dei feudi circostanti a favore della locale Cooperativa Agricola. Per questo venne ucciso con tre colpi di rivoltella nel tardo pomeriggio del 17 novembre, nel pieno centro del paese, vicino alla Cooperativa di Consumo che aveva contribuito a far crescere.


1981
Michele Borriello
Di 24 anni
Ucciso a Villa Literno (CE)

Nel pomeriggio del 17 novembre, nelle campagne di San Sossio, in una tenuta di Villa Literno, sono stati trovati i cadaveri di Michele Borriello, 24 anni, residente a Napoli e Raffaele Terracciano, 29 anni, pregiudicato.

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I corpi sono stati trasportati presso l’obitorio dell’ospedale civile di Caserta su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica di S.Maria C.V. e sottoposti ad esame autoptico da parte del medico legale. È emerso che Michele Borriello è stato colpito di spalle al braccio sinistro ed alla legione lombare destra ed è morto dopo una lunga agonia per dissanguamento mentre Raffaele Terracciano è stato ucciso con tre colpi sparati alla nuca. Le indagini ruotano intorno alla faida interna al clan dei Mazzoni. I carabinieri della campagna di Aversa, hanno ricostruito la dinamica del delitto. Gli assassini, molto probabilmente quattro, si sarebbero nascosti nella cunetta dell’alveo Divino Amore nei pressi del piccolo ponte che porta nel fondo Marchesa I, dove appunto si trovava la fattoria del Terracciano. Nel mirino dei killer c’era sicuramente Raffaele Terracciano mentre Michele Borriello viene colpito perché ritenuto un testimone scomodo. Molto probabilmente si trovava nelle campagne di Villa Literno per una gara di tiro a piattello.

1986
Rosario Pietro Giaccone
Carabiniere di 26 anni
Ucciso a Palermo

Rosario Pietro Giaccone, carabiniere, fu vittima innocente di Cosa Nostra. Fu ucciso da tre killer in un agguato mafioso nel quartiere Albergheria di Palermo. Il movente dell’omicidio fu riconducibile ad una vendetta perpetrata nei suoi confronti perché, in un’operazione svolta nel 1980 finalizzata a sventare una rapina, rimase mortalmente ferito un rapinatore probabilmente vicino ai clan.


1998
Antonio Condello
Agente di polizia di 32 anni
Ucciso a Palma di Montechiaro (AG)

Antonio Condello, agente di polizia penitenziaria presso il carcere San Giovanni di Dio di Agrigento, aveva fatto parte anche del GOM, il gruppo operativo mobile della polizia penitenziaria con compiti di sorveglianza per i detenuti sottoposti al 41 bis. Il 17 novembre, dopo essersi recato a un appuntamento con un personaggio misterioso in una stradina di Palma di Montechiaro, nellꞌagrigentino, fu ucciso a colpi di pistola. Moventi e assassini sono ancora oggi sconosciuti.