Vittime innocenti: 10 novembre

• 1979 Giovanni Bellissima, Salvatore Bologna e Domenico Marrara
• 1988 Carmelo Zaccarello
• 1992 Gaetano Giordano

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Giovanni Bellissima era a capo di un servizio di scorta al trasferimento da Catania a Bologna del detenuto Salvatore Pavone, detto “faccia d’angelo”, ritenuto cassiere della famiglia Mazzei. Insieme a Bellissima lavoravano i due appuntati Salvatore Bologna e Domenico Marrara. Al casello di San Gregorio di Catania, sull’autostrada Catania- Messina, un commando assaltò l’autovettura, sequestrando Salvatore Pavone e uccidendo sul colpo i tre carabinieri. L’unico superstite fu l’autista del mezzo, Angelo Paolello. Il corpo di Salvatore Pavone, torturato e ucciso, fu ritrovato alcuni giorni dopo in una discarica alle falde dell’Etna.

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Carmelo Zaccarello, 23 anni, stava parlando con la fidanzata davanti al bar di cui il padre era il titolare, quando un commando formato da due giovani killer entrò in azione scaricando le loro pistole tra la gente presente, ferendo, in maniera anche grave, tre persone ed uccidendo, oltre a Carmelo, anche il vero obiettivo dell’aggressione.

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Gaetano Giordano stava rientrando col figlio dal negozio, quando fu colpito da 5 colpi di pistola mentre scendeva dalla Fiat Panda. I due killer, in sella a un vespino bianco, ferirono anche il figlio Massimo. Giordano non voleva cedere ai continui ricatti fatti perché non voleva pagare il pizzo.

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