A trent’anni dalla morte di Rita Atria, la testimone di giustizia che ufficialmente si uccise a 17 anni dopo la strage di via D’Amelio, Marotta&Cafiero pubblica “Io sono Rita” scritto da Giovanna Cucè, Nadia Furnari e Graziella Proto.
“Io sono Rita – Rita Atria: la settima vittima di via D’Amelio” sarà presentato l’11 giugno alle ore 18 al festival del libro di Palermo “Una marina di libri”.
Trent’anni dopo, un libro-inchiesta ricostruisce la storia di Rita Atria, testimone di giustizia più giovane d’Italia, abbandonata dalle Istituzioni, le stesse che avrebbero dovuto prendersi cura di lei.
“Farò della mia vita anche della spazzatura, ma lo farò per ciò che io sola ritengo conveniente”, scriveva Rita alla sorella nell’ultima lettera, pubblicata nel libro per la prima volta. Sola, con il coraggio dei suoi 17 anni, si mette contro la mafia di Partanna, affidandosi al giudice Paolo Borsellino, consapevole della fine che le sarebbe potuta toccare.
A Roma, dove viveva sotto protezione, il 26 luglio 1992, una settimana dopo il massacro di via d’Amelio, Rita sarà indirettamente la settima vittima di quella stessa strage. Dagli archivi polverosi di tribunali e procure le autrici fanno emergere i lati oscuri che ruotano intorno alla sua scomparsa e che portarono alla sua morte.
“Con questo libro desideriamo fornire al lettore alcuni strumenti per capire che cosa è accaduto trent’anni addietro e che cosa non è stato fatto per evitare un epilogo tragico”, commentano le autrici.
“Trent’anni dopo pubblichiamo un volume con documenti esclusivi, un intervento inedito della sorella di Rita, Anna Maria, le pagine del suo diario e tanto altro. Un volume che crea nuovi scenari intorno alla drammatica fine di Rita”, dichiara il direttore editoriale della Marotta&Cafiero, Rosario Esposito La Rossa.
Le autrici – Giovanna Cucè è giornalista professionista e caposervizio alla Cronaca del Tg1. Nadia Furnari è la co-fondatrice dell’Associazione Antimafie Rita Atria, un’attivista e militante dell’antimafia “spettinata”. Graziella Proto, proveniente dalla scuola di Pippo Fava, è un’operatrice dell’informazione impegnata nel giornalismo etico, antimafioso e militante.
c.s.