Dora Romano, ospite ai microfoni di Radio Siani, dopo il successo ottenuto dal suo ultimo film candidato agli Oscar “E’ stata la mano di Dio” diretto dal regista Paolo Sorrentino, nel quale interpreta il ruolo della Signora Gentile, ci descrive come nasce la sua passione per la recitazione e il suo percorso ricco di ostacoli, ma anche di grandi soddisfazioni professionali. Non ricorda esattamente quando, ma era molto piccola, intorno ai cinque anni. Ha sempre avuto questa tendenza allo spettacolo, tanto che sin da bambina in casa, ascoltando la radio, imparava a memoria tutte le canzoni che sentiva e le cantava sul balcone da sola, all’aria e al mondo. Verso i nove anni, abitando accanto ad una Chiesa, ha cominciato a frequentare l’associazione cattolica dove realizzavano degli spettacoli teatrali.
Svolta cruciale è stata la scuola di Vittorio Gassman, a tal riguardo Dora afferma: “L’incontro con Vittorio ha significato per me l’inizio del fare sul serio, nel senso che avevo cominciato già con Annibale Ruccello, a Castellammare di Stabia. Avevamo creato questa piccola compagnia amatoriale a Castellammare e facevamo spettacoli e li mettevamo in scena, ma ci mettevamo sei o otto mesi, perché ognuno prendeva il tempo che poteva togliendolo allo studio, al divertimento e ci dedicavamo al teatro in modo artigianale e nel modo più semplice e spontaneo. Quando mi si presentò l’occasione, io ero ancora all’università. Mi fu data questa occasione veramente per caso facendo domanda per vincere la borsa di studio, in modo da poter frequentare la sua scuola che mi ha permesso, subito dopo, di poter lavorare da professionista”.
I ruoli interpretati da Dora sono tra i più svariati: Madame Baldini, moglie di Dustin Hoffman, nel film “Profumo-Storia di un assassino”, la Maestra Oliviero nella fiction di successo targata Rai 1 “L’Amica Geniale” dove interpreta il ruolo di una donna forte ed evoluta rispetto ai tempi, della Napoli degli anni ’60. Dora Romano è un’attrice dai mille volti, che ha studiato per essere l’attrice che è oggi.
Altro grande successo, riscosso anche sui social da parte delle nuove generazioni, è il ruolo interpretato nel film “E’ stata la mano di Dio”. Sulla sua partecipazione a questo film, Dora dichiara: “ Ho vissuto questo personaggio, della Signora Gentile, con tanto divertimento insieme a tutti, con Paolo Sorrentino e tutto il cast dei tecnici. Veramente ho fatto pochissime giornate di lavorazione, però in quel quadro di quella situazione iniziale del film dove c’è tutta la famiglia in questa proprietà ad Agerola, è stata una specie di affresco in cui ogni personaggio aveva la sua importanza, aveva la sua visibilità, aveva il suo carattere e aveva i suoi problemi. Paolo dice pochissime cose agli attori perché lui, come ha già detto anche nelle interviste, ha poco tempo per stare dietro agli attori. Una cosa importante che mi disse e che ricordo bene è che lui voleva che la Signora Gentile non guardasse mai negli occhi nessuno, mentre diceva le sue battute, perché è una donna totalmente chiusa in se stessa, cioè nel senso che non aveva nessuna voglia di confrontarsi con un esterno, infatti lo disprezza. Non ha peli sulla lingua, non ha limiti ed è una donna che dice quello che pensa e questo è molto raro in questo momento storico. Penso che la Signora Gentile dovrebbe essere un po’ in tutti noi. Dovremmo avere il coraggio della coerenza, il coraggio di dire quello che si pensa, anche se tante volte quello che si pensa non è neanche giusto dirlo, ma per me è molto importante avere il valore della coerenza comportamentale. Io sono una grande appassionata della verità e dell’onestà. E’ così che tratto sempre i miei personaggi con estrema onestà. Li rispetto e sono addirittura devota ai personaggi con uno studio, al di là di quello che mi dice il regista, prendendo spunto da quelle piccole frasi e da quelle piccole indicazioni per poter poi ampliare l’anima del personaggio”.
Infine Dora Romano conclude l’intervista ai microfoni di Radio Siani affermando: “Sono grata per tutto quello che mi è successo. Io sono il risultato di tutto quello che mi è successo adesso e nella vita. Ringrazio tutto sia il negativo che il positivo perché sto raccogliendo i frutti, inaspettatamente, dopo tanti anni di sofferenza. Sono veramente molto molto felice. Non ho nessuna rabbia, invidia, ma ho solo ammirazione per chi sa fare questo lavoro bene, perché si dedica anima e corpo”.
Ecco l’intervista completa negli studi di Radio Siani.
Cristian Sannino
Cristian Sannino