Pier Luigi Razzano scrive innamorato della sua Zelda, e questo suo amore non solo è passione, ma cura, dei particolari, degli scritti, dei suoi movimenti di danza descritti nei minimi dettagli. Della vita e della morte di Zelda Fitzgerald, nata Sayre, si crede di sapere tutto: della sua vivacità, del suo essere stata la musa di uno dei più grandi scrittori d’America, del suo aver scritto racconti e un romanzo, della passione per il ballo, e per gli alcolici, della sua prima vita nella provincia americana, e della sua seconda vita, dopo il matrimonio con Francis Scott Fitzgerald, in stanze di alberghi bellissimi e nelle più belle città d’Europa.
Zelda è stata in manicomio, ed è proprio dalla stanza di una clinica in Svizzera nel 1930 che, inaspettatamente, la storia comincia, e si dipana per tornare indietro, a quando Zelda avrebbe dovuto ballare sul palco del San Carlo di Napoli. Avrebbe voluto farlo se solo Fitzgerald non l’avesse ricondotta al suo ruolo di moglie e madre, privandola della sua grande occasione. Ci si accorge dunque, prima con sospetto e poi con certezza, che si conosce di Zelda quanto di lei è stato detto da Scott.
Così, in questo romanzo, a parlare è Zelda, che racconta, in prima persona, del suo essere scrittrice prima di aver conosciuto Fitzgerald, delle sue ribellioni, delle malinconie, dell’immenso amore per il marito, di come iniziò a dipingere, del taglio alla maschietta e della scena artistica e culturale della sua epoca. Questo libro è per tutti quelli che amano ballare.
Per questa ragione Pier Luigi Razzano è stato ospite dei microfoni di Radio Siani rilasciando le seguenti dichiarazioni: “I pregi di Zelda sono tantissimi, innumerevoli e sono quelli di chi ha deciso di vivere la sua vita in maniera completa, totale, anche spregiudicata ed eccessiva, ma di chi ha deciso di non fare sconti a nessuno soprattutto decidendo di non vivere a metà. Anche se a volte poteva sembrare capricciosa, in realtà ha deciso, andando contro le abitudini di quella società, portando avanti una ribellione di spirito nella danza, nella scrittura e nella pittura vivendo tutto come un’opera d’arte”.
Zelda può essere un punto di riferimento per tutte le Donne della società odierna, a tal riguardo Pier Luigi afferma: “Le Donne possono imparare tantissimo da Zelda. Le Donne si affermano in una maniera incredibile negli anni ’20. Zelda incarna l’indipendenza totale dove nessuno decide per lei e nessuno può condizionare la sua realizzazione. Si mostra libera quando negli anni ’20 era molto difficile. E’ un manifesto di totale libertà e indipendenza che vale nel 1920 come nel 2022, anzi più oggi che ieri”. Il romanzo “La Grande Zelda”, edito da Marsilio Editori, è acquistabile in qualsiasi libreria e piattaforma digitale.
Infine Pier Luigi Razzano conclude l’intervista ai microfoni di Radio Siani consigliando l’acquisto e la lettura del romanzo in quanto: “Questo libro parte dalla volontà di andare oltre i luoghi comuni, cercando di restituire l’immagine più complessa e profonda di una Donna che era stata disegnata come capricciosa, fastidiosa o semplicemente come moglie di Francis Scott Fitzgerald. Ho deciso di scrivere una storia di una ragazza che parte dal Sud che realizza i propri sogni divorando la vita. E’ la storia di una ragazza piena di felicità e di furore verso la vita”.
Ecco l’intervista completa negli studi di Radio Siani.
Cristian Sannino