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Torre Annunziata ricorda Giancarlo Siani

Nella mattinata del 13 settembre, presso la “Panchina della libertà di stampa” nella Villa Parnaso a Torre Annunziata in provincia di Napoli, il “Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare”, insieme ai parlamentari Paolo Siani e Sandro Ruotolo, con i familiari delle vittime innocenti di mafia che hanno incontrato istituzioni e cittadini. Un momento di condivisione profondo che ha ribadito l’importanza dell’impegno della società civile contro le dinamiche tipicamente mafiose che si insinuano nel tessuto culturale delle periferie, come nel caso della città oplontina che, tristemente, negli ultimi giorni ritorna alla ribalta a causa di omicidi di stampo camorrista. L’incontro ha visto anche la presenza della vedova e la figlia di Maurizio Cerrato, Tania Sorrentino e Maria Adriana, la figlia dell’imprenditore Luigi Staiano, Fabiola.

Presenti anche il presidente dell’Osservatorio Permanente per la Legalità, Giovanni Taranto, Don Ciro Cozzolino e Antonio D’amore rispettivamente il referente di Libera locale  e provinciale, Giuseppe Scognamiglio di Radio Siani e Pasquale del Prete della Fai antiracket di Ercolano. Don Ciro Cozzolino che ha preso parola ha fortemente sottolineare la necessità di “disarmare Torre Annunziata. Non soltanto i camorristi ma anche le persone del bene che si nascondono dietro il proprio perbenismo”.

“La camorra si può battere ma non è solo repressione. C’è bisogno anche di ricostruire, e questo è necessario farlo adesso , con i fondi del PNR alle porte” ribadisce Paolo Siani, fratello di Giancarlo, sottolineando la necessità di investirli a partire degli asili nido per fronteggiare l’emergenza sociale, proprio come raccontava Giancarlo.

Il Senatore Sandro Ruotolo ha fortemente ribadito l’importanza della sinergia tra giornalismo e società civile: “l’appello che facciamo ai giornalisti è quello di accendere i riflettori. Non dovete preoccuparvi delle reazioni, dovete dare le notizie e dovete far crescere la società civile. In un contesto dove società civile e giornalismo marciano insieme si è più forti. Da soli si è minacciati, ma insieme possiamo vincere questa battaglia.”

Una delegazione del Comitato, insieme al Senatore Ruotolo, ha successivamente raggiunto la Prefettura per poi fare il punto della situazione. “Oggi chi è indifferente è complice delle mafie”, conclude la mattinata il Senatore, citando il Presidente Mattarella.

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