A trenta anni dalla costituzione della prima associazione antiracket, l’ACIO di Capo D’Orlando, un evento online sarà l’occasione per dialogare sul movimento antiracket nella società civile italiana, insieme a don Luigi Ciotti, a rappresentanti del giornalismo, delle istituzioni e della società civile. Sarà presente il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese.
Lunedì 7 dicembre 2020
ore 11.00
Prima sessione: “La forza di un’alleanza con le istituzioni”
Coordina Lirio Abbate, vicedirettore de L’Espresso
intervengono:
– Luigi Ferrucci, presidente della FAI
– Sarino Damiano, presidente dell’ACIO
– Franco Ingrillì, Sindaco di Capo d’Orlando
– Tano Grasso, presidente onorario della FAI
– Maurizio De Lucia, Procuratore distrettuale di Messina
– Maria Carmela Librizzi, Prefetto di Messina
– Federico Cafiero de Raho, Procuratore nazionale antimafia
– Giovanna Cagliostro, Commissario antiracket
Intervento conclusivo del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese
ore 12.30
Seconda sessione: “Il ruolo della società civile organizzata nella società italiana con riferimento alla lotta alle mafie”.
Dedicata a Melitta Damiano e a Ciccio Signorino
Prolusione di Michele Santoro, giornalista
intervengono:
– Giovanni Bianconi, giornalista Corriere della Sera
– Francesco La Licata, giornalista La Stampa
– Liana Milella, giornalista La Repubblica
– Giuseppina Paterniti, giornalista RAI
– Guido Ruotolo, giornalista
– Umberto Santino, Centro Impastato
– Guglielmo Troina, giornalista
– Vincenzo Vasile, giornalista
– Fabio Venezia, Sindaco di Troina
– Francesco Vitale, giornalista TG2 RAI
ore 15.00
Terza sessione: “Antiracket e antimafia: quali prospettive?”
Dedicata a Giuseppe D’Avanzo e a Santo della Volpe
intervengono:
– Nino Daniele, ex Sindaco di Ercolano
– Giuseppe di Lello, ex magistrato
– Raffaele Genova e Daniele Marannano Comitato Addiopizzo
– Alfredo Mantovano, magistrato
– Giuseppe Nobiletti, Sindaco di Vieste
– Sandro Ruotolo, giornalista e senatore della Repubblica
– Rosa Stanisci, ex Sindaco di San Vito dei Normanni
Intervento conclusivo di don Luigi Ciotti Presidente di Libera