Con una sentenza depositata nella giornata di ieri del Tar del Lazio, si è decretata la cancellazione del contributo che gli immigrati pagavano per il rinnovo del permesso di soggiorno. A sollevare il problema e a fare ricorso contro questa novità introdotta nel 2012, furono i sindacati Cgil e Inca, che ad oggi possono rivendicare questa storica vittoria. Il contributo era dagli 80 ai 200 euro, e già la Corte di Giustizia dell’Unione Europea, aveva detto che il contributo per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno chiesto dall’Italia è ‘sproporzionato’ e tale da rappresentare un ostacolo per i diritti dei cittadini stranieri.
Fabio Noviello