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La civiltà giuridica tra libertà fondamentali e terrorismo

Il primo del ciclo dei quattro incontri del ‘Tilgher’ di Ercolano, è un approfondimento sulla necessità di sentirsi inquadrati e quindi parte di una civiltà giuridica basata sulle libertà fondamentali, e come questa possa poi degenerare, nella sua più totale alienazione dai principi cardine della giurisprudenza civile, ovvero nel terrorismo. Inclusione è la parola chiave di questo percorso di incontri, che accomunerà tutte le date di formazione su questo tema.

L’appuntamento è per domani 4 febbraio alle ore 14.45 presso l’auditorium dell’Istituto Superiore di Ercolano A.Tilgher, introdurrà il dott. Dario Raffone, relazionerà il dott. Giuseppe Sansone, in un incontro coordinato dal prof. Raffaele Aratro, seguiranno i saluti del Preside Giuseppe Montella, e la proiezione di un video ‘Al Qaeda in Italia’, a cura del Sostituto procuratore presso la procura di Napoli – seziona antiterrorismo il dott. Michele Del Prete. Queste le parole dell’organizzatore e colui che ha voluto fortemente questi incontri il prof. Aratro:«Riprendiamo, quest’anno scolastico, gli incontri di Cittadinanza e Costituzione. Dedicheremo il ciclo di quattro seminari ad un tema specifico, L’INCLUSIONE. Parafrasando un bel libro del Prof. Stefano Rodotà, porremo al centro dell’analisi il tema, oggi fondamentale, dei diritto, più specificamente “Il diritto di avere diritti”. “Diritti senza terra vagano nel globale alla ricerca di un costituzionalismo anch’esso globale che fra loro ancoraggio e garanzia. orfani di un territorio che dava loro radici e affidava alla sovranità nazionale la loro concreta tutela, sembrano ora dissolversi in un mondo senza confini dove son all’opera poteri non controllabili”. Il diritto di avere diritti connota la dimensione dell’umano e della sua dignità e rimane il presidio saldo contro ogni fora di totalitarismo. Ci parleranno di Cittadinanza e Costituzioni giudici del tribunale di Nola e di Napoli, docenti universitari e giornalisti, il fine è quello di capire un po’ di più quello che ci circonda, di aumentare il senso critico per poter scegliere in libertà».

Fabio Noviello

 

 

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