«Riuscire a coinvolgere una intera città intorno alla cultura è già stata una enorme vittoria per noi. Il riconoscimento di Capitale italiana della Cultura sarebbe stato un eccezionale trampolino». Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano, commenta così la notizia riguardante la vittoria del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2017 conseguito dalla città di Pistoia (scelta all’unanimità dalla commissione) e non dall’urbe vesuviana. «Ci siamo rimasti un po’ tutti male – aggiunge Buonajuto – ad Ercolano si era creata una forte attesa. Comunque ci riproveremo».
Le nove città finaliste erano: Aquileia, Como, Ercolano, Parma, Pisa, Pistoia, Spoleto, Taranto e Terni. La città vesuviana da anni investe nel terzo settore, riscontrando risultati positivi per gli abitanti. Sebbene nel 2016 abbia perso la sfida contro la città di Mantova e quest’anno contro Pistoia, Ercolano non si arrende e fa tesoro dei successi ottenuti sino a questo momento.
Nella sua storia la camorra è stata, purtroppo, tra i protagonisti principali ma da più di un quinquennio si lavora quotidianamente per valorizzare e riqualificare un luogo desideroso di riscatto socio-culturale. «Lo sviluppo culturale, sociale ed economico di Ercolano andrà avanti ugualmente – conclude Buonajuto – e con ancora più determinazione. In questi mesi abbiamo raccolto tanto entusiasmo intorno alla cultura».
Francesca Cimmino