Home / Magazine / WebGiornale / Cultura / Indipendente-MENTE Oasi Music fest a Scario (Sa): In Cilento musica, cibo e cultura

Indipendente-MENTE Oasi Music fest a Scario (Sa): In Cilento musica, cibo e cultura

Concerti elettro-acustici di qualità ma anche l’occasione di incontrare e conoscere eccellenze artigiane del territorio cilentano. L’Associazione Equinozio Eventi, dopo le iniziative del Clip Fest, Solstizio d’Estate e Cuervolucion, continua il suo percorso turistico-culturale che da un anno, in maniera del tutto alternativa, sta attuando sul territorio del basso cilento, nel favololoso Golfo di Policastro tra Marina di Camerota e Sapri. L’idea proposta è la rivalutazione del territorio, l’esaltazione delle bellezze naturali che con l’arte e la musica diventano un volano vincente per il turismo. Sinergie con i privati e con le istituzioni fortificano le tradizioni musicali di questi luoghi. Associazionismo e voglia di cooperare hanno generato questa prima edizione, una mini rassegna live di altissimo profilo e qualità artistica. Nel giardino incantato del Bar Oasi anche attività ludiche, associative e gastronomiche. Tutte le sere presenteremo le iniziative di piccole/grandi realtà imprenditoriali del #cilento che esaltano con concetti e metodi contemporanei vecchi sapori e tradizionali attività manifatturiere.

IL PROGRAMMA

Dalle ore 22.30 ingresso libero con consumazione obbligatoria

Segui l’evento Facebook

Chi è gaLoni? in concerto il 7 Agosto

Nel marzo del 2014 esce il suo secondo progetto “Troppo bassi per i podi” che, si avvale della collaborazione di Emanuele Colandrea degli Eva Mon Amour: 11 tracce scritte in due anni, che raccontano di provincia, amori e disamori, la cornice è quella folk, il sostrato lirico è cantautorato italiano, il tutto è condito da arrangiamenti asciutti e delicati e una sezione fiati che nulla ha da invidiare alle più raffinate produzioni cantautorali del nostro recente passato.

gaLoni arriva con il suo tour energico, genuino e limpido e sarà difficile non stare lì con l’orecchio teso ad ascoltare ogni singola nota e perdersi nei suoi racconti musicali.

Chi è Cecilia? in concerto il 10 Agosto

Intensa è la sua attività live che nel 2014 l’ha portata a tenere oltre 40 concerti in giro per l’Italia, tra cui gli opening dei live di Levante e Marta sui Tubi. Si è inoltre esibita in manifestazioni di livello nazionale come il concerto per i 20 anni di Emergency a Roma, l’inaugurazione della 29a edizione del “Torino Gay and Lesbian Film Festival”, il Gerundium Festival di Bergamo e il Microcosmi Festival di Comerio (Va) diretto da Vittorio Cosma. Il 2015, per Cecilia, si apre con due progetti internazionali. Firma il tema musicale di 6Bianca, il primo serial teatrale italiano, prodotto dal Teatro Stabile di Torino e Scuola Holden, scritto da Stephen Amidon (suo il romanzo Il Capitale umano da cui Paolo Virzì ha tratto l’omonimo film, in corsa per la candidatura all’Oscar 2015) per la regia di Serena Sinigaglia, e si esibisce in Danimarca con il proprio repertorio di inediti insieme alla compagnia Cantabile2, nello spettacolo Ord mellem rum (The space between two words). In primavera, insieme all’attività live in Italia, uscirà per “Qui Base Luna” il suo primo disco di inediti: 11 canzoni, scritte in italiano e inglese, che hanno come protagonista una sintesi poetica di voce, arpa e, per la prima volta, elettronica.

Chi sono i Blindur? in concerto il 16 Agosto

Il progetto nasce nell’autunno 2013 e a Massimo De Vita si affianca l’amico di vecchia data Michelangelo Micki Bencivenga (banjoista, chitarrista e polistrumentista). Attualmente Blindur sta completando il primo lavoro in uno studio di Milano con un noto produttore, ma è tutto ancor top secret. Precedentemente hanno lavorato con Birgir Birgisson, storico fonico dei Sigur Ros.

New folk, indie e post rock si mescolano a strumenti tradizionali e moderni, paesaggi sconfinati come quelli islandesi e irlandesi e lo spazio intimo di una stanza, perchè Blindur è, prima di qualunque altra cosa, un viaggio.

Chi è Bianco? in concerto il 23 Agosto   ASCOLTA L’INTERVISTA  A BIANCO

Alberto Bianco, tra i più promettenti cantautori della nuova leva italiana. Il suo primo disco, “Nostalgina” ha debuttato sul sito di Rolling Stone e già a maggio 2011 Bianco è notato da MTV, che lo nomina artista della settimana per MTV New Generation. Da qui una serie di supportia importanti artisti del panorama indipendente italiano e non solo: Niccolò Fabi, Linea 77, Dente, Le luci della centrale elettrica, Noah And The Whale, White Lies.

Nel dicembre 2011, dopo la partecipazione al Medimex e a Hitlist Italia, parte il suo primo tour. Nel frattempo anche Radio Rai 2 lo vuole come ospite in una puntata speciale di “Moby Dick” dal Salone del Libro di Torino. L’esordio si chiude con un gran finale: la partecipazione agli MTV Days 2012. È suo il compito di aprire la due giorni di concerti nella sua città. In estate si dedica alla realizzazione del secondo disco, “Storia del futuro”, in uscita l’11novembre 2012, e sceglie gli studi di “Quelli che il calcio” per presentare al pubblico il primo singolo estratto “La solitudine perché c’è ?” in una performance in diretta su Rai 2 feat Tommaso dei Perturbazione. Prima di riprendere il tour inaugura l’area dedicata agli appuntamenti live della nuova sede de La Stampa.

Il nuovo album viene realizzato applicando la formula vincente del collettivo, chiamando a raccolta ben sedici musicisti, tra cui Gionata Mirai (Il Teatro degli Orrori), Mr. T­Bone (AfricaUnite, Bluebeaters) e Peter Truffa (Bluebeaters) per dar vita a 10 canzoni d’amore che parlano di onestà, nel tipico approccio schietto e diretto che caratterizza il suo universo musicale. Diversi artisti hanno aderito a questo corso dando vita ad una sorta di factory creativa più estesa e ad una serie di remix realizzati tra gli altri da Pierluigi Ferrantini (Velvet), Diego Perrone (Caparezza), Patrick Benifei (Casinò Royale) e Dj Aladyn (Radio Deejay).  L’incontro con Max Gazzè lo porta all’apertura di diverse date dell’artista e lo traghetta verso nuovi stimoli musicali con la scuola cantautorale romana. In breve tempo firma i testi dell’ ep “La Razionalità” dei Velvet e dà vita ad un forte sodalizio artistico con Niccolò Fabi insieme al quale passerà un’intera estate in veste di supporter ufficiale del suo Ecco Tour accanto a musicisti del calibro di Bob Angelini, Pier Cortese e Daniele Rossi aka Mr Coffe. Con questo corposo bagaglio di esperienze musicali fa ritorno a Torino dove si cimenta nella produzione artistica del pluripremiato “Manuale Distruzione”, album d’esordio di Levante. Rispolverato il basso, dà vita alla superband che accompagna la cantautrice in un lunghissimo tour insieme a Daniele Celona e i Nadar Solo. Con la stessa formazione si esibisce al Traffic TorinoFree Festival 2014 sotto il nome “Un’ora sola ti vorrei” accanto a Max Pezzali e i Cani.

Oggi, da cantautore, produttore e bassista, Bianco è pronto a regalarci il suo terzo album “Guardare per aria”.

“Guardare per aria, guardare dal punto più basso verso l’alto. Assumere quel punto divista dove le cose appaiono più semplici e raggiungibili”. Un disco pieno di stelle, di mare e di quello che ci sta in mezzo: nove tracce come nove approdi a traghettarci nel porto sicuro della serenità sonora. Guardare per aria non è solo l’album della maturità di Bianco, il terzo per INRI, ma è il racconto picaresco che vogliamo ascoltare prima di coricarci, dove un uomo che porta nelle tasche sogni e incertezze fischietta tendendo un piede avanti l’altro sulla corda della vita, sottile quanto un filo d’erba. Il posto che questi piccoli capolavori di raffinatezza e semplicità occupano è il tempo infinitodella narrazione, di quella stessa storia iniziata con il primo sguardo rivolto alle stelle. Bianco ci lascia abitare nell’interregno tra il sonno e la veglia, quando lasciamo incrociare in un battito di ciglia il futuro che fa paura, la titubante consapevolezza del presente e un passato fatto di immagini di cui far tesoro. Ed è così che spiazzandoci con la disarmante semplicità delle sue parole s’insinua sotto pelle con ritornelli che ci sembrano cantati dai nostri cari. In questa personalissima “recherche” il cantautore torinese ha assoldato le anime musicali più affini al suo percorso iniziando con l’amica Levante nel duetto “Corri Corri”, battibecco musicale tanto credibile quanto spontaneo e chiamando a raccolta l’inconfondibile sound romano nella freschissima “Le Dimensioni Contano” dove tra armonie e promesse di Penglaisi cela il contributo di Niccolò Fabi e tutta la sua crew. Ad aiutarlo a sfatare il mito del rockerimpunito in “Almeno a Natale” ci pensa Matteo De Simone dei Nadar Solo mentre nelle “Stelle di Giorno” sono i delicati arpeggi di Cecilia a far da contro-canto in una dolcissima ninna nanna.

La produzione artistica è stata affidata a Riccardo Parravicini, talento che ha saputo marcare e valorizzare nel pieno rispetto una cifra semplice e raffinata già emersa nei primi lavori del cantautore torinese. Tra dichiarazioni sussurrate, ammiccamenti ad un Vasco degli albori (“Quello che non hai” ) e citazioni dirette ai Tre Allegri Ragazzi Morti ( “Volume” ) , questo ragazzo col “cuore che pesa più della testa” ci spinge per quaranta minuti in un mondo possibile, fino a mostrarci che altro non è che quello in cui viviamo e che basta scoprirlo guardando per aria.

Vedi Anche

Sala Assoli intitolata ad Enzo Moscato: presentata la stagione 2024/2025

Lo scorso 13 Gennaio  ci lasciava l’immenso Enzo Moscato, casa artistica del drammaturgo partenopeo era …