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L’Italia che discrimina la comunità transgender

Da un’analisi dell’agenzia Europea Fra (Agenzia Europea per i Diritti Fondamentali), emerge che in Italia come Ungheria vi è il più alto tasso di discriminazione verso la comunità transgender. Il nostro purtroppo è anche il secondo paese per quanto riguarda l’utilizzo da parte della politica di un linguaggio offensivo contro i transessuali. Circa l’81 per cento degli intervistati ha dichiarato di essere stata vittima di discriminazioni sia per strada sia nel mondo del lavoro, contro una media europea del 59 per cento.

Il rapporto però contiene anche elementi molto importanti, per far si che la discriminazione subisca una forte diminuzione, quindi utili consigli agli Stati dell’Ue per sperare in un pronto intervento. Il primo e più importante suggerimento che la relazione fornisce è quello di facilitare, in tutti i paesi, per chi lo volesse, il riconoscimento legale della propria identità sessuale senza dover per forza ricorrere a interventi medici o, ad esempio obbligare la persona a divorziare, in caso sia sposata.

Fabio Noviello

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