Home / Magazine / WebGiornale / Ambiente / Bonifiche, audizione in Commissione Regione Campania

Bonifiche, audizione in Commissione Regione Campania

L’onorevole Antonio Amato apre l’audizione della ‘III Commissione Consiliare Speciale per il controllo delle bonifiche ambientali e i siti di smaltimento rifiuti ed ecomafie, riutilizzo dei beni confiscati’.

L’obiettivo, si apprende dalle parole del presidente della Commissione, è quello di raccogliere le istanze di tutte le realtà invitate a partecipare (Comuni, società interessate, associazioni, movimenti) circa il tema molto delicato e quanto mai attuale delle bonifiche dei terreni, pubblici e privati, compresi tra il Parco Nazionale del Vesuvio (declassato a Sito di Interesse Regionale) e il litorale costiero vesuviano. Molti di questi siti, infatti, sono recentemente passati alla ribalta della cronaca per la presenza di discariche abusive, sversamenti illegali, presenza di rifiuti speciali e tossici interrati, generando molta preoccupazione circa la salute delle popolazioni locali.

Il primo a intervenire è il sindaco di Ercolano, Vincenzo Strazzullo, il quale invita ad una caratterizzazione dei siti interessati da discariche abusive o altre illegalità, pur ammettendo di non conoscere la delibera della quale si parla (delibera n. 470 della seduta della Giunta Regionale del 15/10/2014).

Molti interventi seguenti, come quello di Luigi Bifulco di ‘Cittadini per il Parco’, ma anche di rappresentanti di Legambiente, Libera e altre associazioni presenti, insistevano sull’inutilità di stanziare risorse ingenti per gli studi di fondo dei terreni o studi di caratterizzazione dei siti (una voce da circa 1,2 mln di euro, su un totale di circa 5 mln di finanziamenti recuperati) dal momento che è presente e facilmente reperibile una già vasta letteratura, anche a firma ARPA, che ha indagato le medesime questioni.

Particolare animosità si è raggiunta quando a prendere la parola è stato l’ingegniere Caprioli, esperto in nanoparticolato, il quale ha posto l’accento sulla necessità di adeguare la normativa alle nuove scoperte scientifiche: nel suo discorso, infatti, citando studi del 2005, ha affermato che gli inceneritori sono pericolosi per le emissioni di sostanze molto più piccole rispetto a quelle che la normativa impone di controllare (attualmente l’obbligo di legge è monitorare le Pm 2,5, ovvero le molecole dal diametro >2,5 µm). I dirigenti della Sapna (Sistema Ambiente Provincia di Napoli Spa, azienda pubblica che si occupa della gestione di discariche) hanno più volte preso la parola per affermare che le emissioni delle loro discarica rientrano nei limiti di legge. Interventi successivi, come quello di Franco Matrone della Rete Comitati Vesuviani, hanno invece denunciato qualche irregolarità come esalazioni odorigene moleste (dovuti al biogas che verrebbe espulso senza trattamento) e ritardi nel capping di una discarica, ormai dismessa.

Il coordinatore di Let’s Do It Italy Vincenzo Capasso ha sottolineato la “necessità di adottare un approccio collaborativo tra le realtà istituzionali, associative e la popolazione” ed ha anche messo a disposizione gli strumenti informatici del team per la segnalazione di depositi abusivi di rifiutil.

L’auspicio di tutti è che quello di oggi non sia stato un incontro puntuale e di facciata ma che possa portare ad una proficua sinergia per la risoluzione dei problemi che investono, da troppi anni ormai, la nostra terra.

Luigi Oliviero

Vedi Anche

Festambiente: per partecipare come volontari c’è tempo fino al 25 luglio

Festambiente sta per tornare e per i volontari che hanno intenzione di diventare protagonisti della …