Libera chiama a raccolta le realtà dell’antimafia responsabile del nostro paese e convoca Contromafie, gli Stati Generali dell’Antimafia. La terza edizione si svolgerà dal 23 al 26 ottobre a Roma. Quattro giorni di impegno, di confronto e studio per fare il punto sulla lotta alle mafie e alla corruzione nei loro risvolti sociali, politici, economici e culturali: oltre 3000 partecipanti, sei aree tematiche, 30 gruppi di lavoro con il contributo di oltre 200 relatori tra educatori, operatori sociali, magistrati, docenti universitari, forze di polizia, giornalisti, donne e uomini di cultura, imprenditori, rappresentanti di associazioni e sindacati. Contromafie è un momento di analisi, di lavoro, confronto, partecipazione, progettazione di tutte quelle realtà, che con ruoli e competenze diverse, a titolo diverso in questo paese, ogni giorno, combattono le mafie. Non sarà una passerella , ma giorni di incontro, studio, approfondimento, conoscenza.
“Le mafie hanno ripreso forza – dichiara Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera – E a dirlo non sono tanto le minacce di dei boss, quanto la loro diffusione, la loro presenza. Presenza materiale, che incide nei processi economici e politici. E presenza culturale, che addormenta e deturpa le coscienze. La corruzione non è nient’altro che ‘mafiosità’ diffusa, mafia insinuata nei codici di comportamento, mafia divenuta costume. Ecco allora la necessità di riflettere, di approfondire, di rilanciare. Ma anche di riconoscere – la coscienza dei limiti è segno di coraggio – i nostri errori. La parola ‘antimafia’ ha perso credito: in troppi casi è stata esibita come una carta d’identità, mentre dovrebbe essere un fatto di coscienza, un atto di responsabilità. La stessa parola ‘noi’ è diventata una formula abusata se non una maschera: si dice noi e s’intende io. Le parole vanno ‘dissodate’ e le prospettive allargate. Non si può più parlare di mafie – conclude Luigi Ciotti – come di un fatto solo criminale, senza evidenziare la loro compatibilità con un sistema responsabile di disuguaglianze sempre più inaccettabili. Ma soprattutto non è più possibile, di mafie, soltanto parlare, senza che le parole abbiano un coerente seguito nelle nostre vite, nelle nostre scelte, nelle nostre politiche”.
Si parte il 23 ottobre con GiovaniContromafie, presso il Centro Sportivo ‘Valentina Venanzi’ nel quartiere Corviale dove sarà allestito un campus antimafia sociale con sistemazione in tenda e palestra e con iniziative aperte al quartiere con la presenza di oltre 300 giovani. Saranno presenti tra gli altri Luigi Ciotti, presidente nazionale Libera, Raffaele Cantone, Presidente dell’Autorità Nazionale Anticorruzione. Apertura in plenaria Venerdì 24 ottobre presso Auditorium della Conciliazione con intervento di Roberto Saviano, dal titolo Artiglierie di parole, Cultura antimafia in Europa, la relazione introduttiva di Luigi Ciotti, e le testimonianze di Rosi Bindi, Franco Roberti, Andrea Orlando, Pietro Grasso, Ignazio Marino e Nicola Zingaretti, il Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana mons. Nunzio Galantino, Stefano Rodotà, Giusi Nicolini, Giovanni Tizian, Daniela Marcone e John Christensen. Sabato 25 ottobre sono previsti i lavori delle sei aree tematiche suddivise in trenta gruppi di lavoro dove parteciperanno circa 200 relatori. Domenica 26 ottobre presso Auditorium della Conciliazione plenaria di chiusura con interventi di ospiti internazionali, del Presidente della Camera Laura Boldrini e Giancarlo Caselli a seguire le relazioni finali delle sei aree tematiche, le cui elaborazioni conclusive saranno raccolte nel ‘Manifesto degli Stati generali dell’antimafia’, con le conclusioni di Luigi Ciotti.
Comunicato stampa