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Gino e Lucia Iovino sono due coniugi che vivono in affitto a Giugliano in Campania, città nella provincia nord di Napoli, che avevano provato a comprare casa in un’altra città della provincia, Casalnuovo di Napoli. Una casa, la seconda, da loro anche abitata per qualche tempo. Questo prima che scoprissero che quella casa fosse abusiva. Un particolare non di poco conto. In più non solo la loro nuova casa, bensì tutte le costruzioni di quel quartiere erano abusive. Scuola e palestra comprese. La società che si era occupata dell’edificazione aveva agito con una documentazione irregolare.
L’intero complesso abusivo è composto da numerosi edifici di diversa grandezza e fattezza. Di questi ad oggi almeno otto edifici e duecentoottantotto unità domestiche dovranno essere abbattute.
La storia dei coniugi Iovino è singolare, ma purtroppo non la prima. Loro, come probabilmente gli altri nuovi residenti del quartiere di Casalnuovo di Napoli, hanno la documentazione di acquisto dell’immobile regolare e pertanto avevano anche versato una prima quota per l’acquisto della casa. Dopo la scoperta gli stessi hanno provveduto a denunciare l’accaduto e l’abusivismo delle costruzioni. Nel 2011 la Cassazione ha dato ragione ai coniugi Iovino, ma ad oggi lo stato delle cose è ancora il medesimo. Lo stesso Comune, nonostante abbia riconosciuto l’abuso, non ha proceduto con l’abbattimento. Inoltre la coppia ha dovuto risarcire l’impresa costruzione per occupazione.
L’intera documentazione che comprova i fatti denunciati dai coniugi Iovino, e qui ripresa, è presente sul sito internet www.dirittiviolati.it
Ciro Oliviero
