Farmaci, ormoni, droghe d’abuso, disinfettanti e cosmetici. E ancora, caffeina e nicotina. Sono i ‘contaminanti emergenti’, sostanze estranee che sempre più si trovano nelle nostre acque, specie in quelle di superficie. Solo nel Po si tratta di quasi 2,5 tonnellate di farmaci che finiscono nel fiume. Mettere a punto strategie di protezione permetterà di prevenire i problemi, anziché dover affrontarli in eventuali situazioni di contaminazione diffusa”. A riportare ciò sono gli esperti dell’Istituto Mario Negri, in un progetto di ricerca cofinanziato dalla Fondazione Cariplo.
Fabio Noviello