Napoli. Sedici ordinanze di custodia cautelare sono state emesse questa mattina dal Gip di Napoli ed eseguite dagli uomini della Guardia di Finanza. In concomitanza con l’esecuzione delle ordinanze sono state messe a punto e sono ancora in corso centinaia di perquisizioni in diverse regioni italiane per accertare l’attività di pirateria messa in piedi da alcuni clan camorristici su base nazionale. L’indagine ha appurato che la pirateria audiovisiva nel capoluogo campano, poi smistata sul territorio nazionale, frodava lo Stato per 250 milioni di euro.
Nel vortice delle ordinanze sono finiti non solo esponenti dei clan partenopei, ma anche un ex dirigente della Verbatim Italia. Aglli arresti domiciliari sono finiti il rappresentante legale Marco Balducci, all’epoca dei fatti responsabile amministrativo dell’azienda, l’ex ad Mauro Santi e il responsabile vendite sud Europa Matteo Locatelli, all’epoca responsabile vendite Italia. Due ordinanza di custodia cautelare sono state notificate in carcere, ai danni di Luciano e Francesco Meoni, due imprenditori toscani del settore della grande distribuzione e dell’ingresso di materiale audiovisivo.
I numeri. Cinque regioni interessate dalle ordinanze e dalle perquisizioni: Campania, Lazio, Toscana, Lombardia e Puglia. 164 conti correnti sequestrati, 126 tra obbligazioni, fondi d’investimento, titoli e cassette di sicurezza. 56 le auto e moto di lusso sequestrate assieme ad uno yacht e 71 immobili e terreni. Di solo materiale audiovisivo diviso tra cd e dvd vergini, pronti per finire, una volta masterizzati, nel circuito di vendita, 23 milioni di pezzi.
Oltre alla Guardia di Finanza e alla Dda di Napoli ha contribuito all’operazione anche il servizio antipirateria della Siae.
Ciro Oliviero