Dopo ventotto lunghi anni il ricordo di Giancarlo Siani riecheggia ancora nel cuore, nella mente e nello spirito dei tanti che hanno considerato la sua morte come un sacrificio per amore di verità. Negli occhi di quel giovane cronista, la cui morte fu decretata nel giugno del 1985 per aver detto no al voto di scambio, agli appalti pilotati, ma soprattutto a quel male logorante chiamato camorra, si rflettono oggi i pensieri e le parole dei tanti, tantissimi ragazzi che hanno deciso di fare propri quei valori, quegli ideali attorno ai quali Giancarlo decise di far ruotare le sue azioni, i suoi articoli, la sua vita. Giancarlo Siani, ventisei anni compiuti da soli quattro giorni, venne brutalmente assassinato il 23 settembre del 1985 a Piazza Leonardo, a Napoli, con in tasca i biglietti di un concerto rock e nell’anima la verità di chi ha scelto di fare il suo lavoro al meglio, senza mai abbassare lo sguardo o meglio la penna dinanzi alla corruzione. La verità però, seppur alla lunga, alla fine vince sempre. In questo credeva Giancarlo Siani e anche per questo il suo sacrificio viene ricordato ancora oggi, a 28anni dalla morte. Per continuare a dar voce a quella utopica verità scrittra tra le righe delle centinaia di articoli pubblicati nel corso della sua breve ma intesa carriera.
Radio Siani ha deciso di ricordare il il giovane cronista dedicandogli una puntata speciale, infatti dalle 11.00 seguirà il viaggio della Mehari con dei collegamenti in diretta da Napoli. Nel corso della giornata inoltre sarà presentato negli studi il libro “Per il nostro bene” di Ilaria Ramoni e Alessandra Coppola un viaggio tra i beni confiscati: “la nuova guerra di liberazione”.
Per onorare la memoria di questo grande giornalista vi chiediamo di partecipare tutti collegandovi su www.radiosiani.com