L’associazione per delinquere di tipo mafioso è una fattispecie di reato prevista dal codice penale italiano, all’art. 416-bis, introdotto dalla legge 13 settembre 1982, n. 646, e quindi all’interno del V titolo della seconda parte del codice stesso, ossia nella parte disciplinante i delitti contro l’ordine pubblico.
Storiografia della normativa antimafia
La storiografia fa risalire la comparsa del fenomeno mafioso in Sicilia già nella prima metà del XIX secolo. Già nel 1838, Pietro Ulloa, procuratore generale di Trapani, in un rapporto al Ministero di Giustizia del regno, segnala la presenza di associazioni segrete.
Nel 1865 appare nel linguaggio burocratico l’espressione “delitto di mafia”, riferendolo tanto al mandante che al complice. È in questo periodo che la parola “mafia” comincia a connotare un’organizzazione segreta assai pericolosa ma di cui a stento si conoscono scopi e caratteristiche.
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