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Una voce che lascia traccia, Francesco Renga

Il primo concorso che lo vede protagonista, nel tentativo di uscire dall’asfittico mondo dei canonici scantinati in cui ogni anonimo musicista è costretto a provare, è quello fra band bresciane denominato “Deskomusic”. Renga ha solo sedici anni ma già un’ottima presenza scenica; il suo gruppo si chiama “Modus Vivendi”, fondati appena un anno prima con alcuni amici.

Ma a quel concorso è iscritto anche un altro gruppo destinato a segnare la biografia di Renga, gli allora sconosciuti “Precious Time”, poi diventati “Timoria”. Fra la giovane band bresciana e il cantante in erba scocca il feeling e Francesco si trasferisce armi e bagagli, per così dire, da loro. Ottima scelta, a quanto pare, visto che l’anno dopo non solo il gruppo vince la seconda edizione del medesimo concorso ma, cambiato il nome appunto in Timoria, saranno il brodo di coltura in cui Renga ha modo di sviluppare il suo talento artistico per i successivi tredici anni.

Molto amati dai giovani, i Timoria fanno subito tendenza e in un breve lasso di tempo eccoli calcare i palcoscenici di tutta Europa in decine di concerti.

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