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Nel ’43 nasce il paroliere napoletano Claudio Mattone

Si mette in luce, giovanissimo, come pianista jazz. Successivamente, attratto dalla musica popolare, comincia a comporre musiche e testi di canzoni;
Lasciata l’università all’ultimo anno di giurisprudenza, si trasferisce a Roma, dove inizia a frequentare l’RCA Italiana, debuttando come cantautore nel 1968 con È sera, che viene presentata anche ad Un disco per l’estate da Peppino Di Capri.
Nello stesso periodo incontra Franco Migliacci con cui firmerà i primi successi: “Ma che freddo fa”, cantata da Nada appena quindicenne ed “Il cuore è uno zingaro” (presentata da Nada e da Nicola Di Bari e vincitrice del Festival di Sanremo 1971). Come autore ha scritto successi per Gianni Morandi (“Ma chi se ne importa”, canzone vincitrice di Canzonissima 1970), Renzo Arbore (“Ma la notte no”, “Il materasso”, “Il clarinetto”, “Cacao Meravigliao”, “Sì, la vita è tutt’un quiz”, “Vengo dopo il tiggì”, ed altre), Alberto Sordi (“E va, e va…”), Renato Carosone (“Na canzuncella doce doce”), Gigi Proietti, Enrico Montesano ecc., nonché musiche e testi per il teatro, per la televisione e per il cinema.

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