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Soffia la bufera sull’amministrazione comunale di Benevento. La polizia ha notificato in tutto sedici misure cautelari a vario titolo nei confronti di altrettante persone ritenute dalla Procura della Repubblica di Benevento giostraie di una serie di appalti. Finiti in carcere l’attuale presidente del consiglio Luigi Boccalone e l’ex assessore Aldo Damiano. Altri tre dietro le sbarre con loro da questa mattina.
Nell’inchiesta è coinvolto anche il primo cittadino del capoluogo di provincia campano Fausto Pepe obbligato alla dimora fuori città, insieme ad altre sette persone,tra le quali due dirigenti e due funzionari del comune di Benevento.
Gli imprenditori edili Silvano Capossela Silvano, Pietro Ciardiello e Luigi Tedesco Luigi sono finiti agli arresti domiciliari.
“Gli indagati – si legge nella nota della Procura – risultano infiltrati nel tessuto socio-economico ed amministrativo, a volte con il paravento di attività formalmente lecite, col fine in realtà concretamente realizzatosi, come dimostrato dagli elementi raccolti, di acquisire, in modo diretto o indiretto, la gestione o comunque il controllo di appalti pubblici e l’affidamento di servizi”.
Tra i reati contestati figurono quello di concussione, corruzione, truffa aggravata e la frode nelle forniture per opere pubbliche.
Ciro Oliviero
