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Suicida imprenditore cingalese che aveva denunciato il racket

Napoli. Morto suicida un imprenditore che aveva denunciato il racket. Fernando Joseph Sumiththa, cingalese, si faceva chiamare da tutti Nando. Da poco padre per la seconda volta Nando con la sua denuncia aveva mandato in carcere il boss del ‘Cavone’ Ciro Lepre e altri due uomini del clan. La scorsa notte l’uomo ha deciso di farla finita impiccandosi nella sua abitazione di piazza dei Miracoli. Prima di espletare il suo ultimo gesto ha scritto un biglietto alla moglie e ai due figli. Lettera sequestrata dalla polizia. Probabilmente con quelle parole spiegava le ragioni che lo hanno spinto a compiere quel gesto.
Gli inquirenti hanno confermato la morte per suicidio. Nel quartiere si vocifera che l’uomo si sentisse solo, senza protezione, per questo si fa largo l’ipotesi che la decisione sia stata presa come gesto estremo. Anche se gli stessi amici confermano che non aveva mia proferito parola sulla volontà di togliersi la vita. Ne avrebbe parlato con loro, ne sono certi. Nonostante la denuncia del boss l’uomo non aveva risolto i debiti nei confronti del clan. A breve avrebbe dovuto testimoniare proprio contro i suoi aguzzini.
Gli amici provano a confortare la moglie, aiutandola anche con la burocrazia italiana. Ora lei aspetta di conoscere il giorno dell’autopsia e quello della restituzione del corpo. I funerali si svolgeranno nel loro paese natio, lo Sri Lanka.

Ciro Oliviero

 

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