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La diva e i suoi demoni, nasceva oggi Amy Winehouse

Amy Jade Winehouse nasce il giorno 14 settembre 1983 a Enfield (Middlesex), in Inghilterra. Cresce a Southgate, quartiere a nord di Londra, dove la sua famiglia (di origine ebreo-russe) è composta dal padre farmacista e dalla madre infermiera. Già in tenera età Amy dimostra di preferire la musica allo studio: fonda a scuola (la Ashmole School) a soli dieci anni un piccolo gruppo rap amatoriale che – anche come si evince facilmente dal nome – si ispira al modello delle Salt’n’Pepa: il gruppo di Amy si chiama “Sweet’n’Sour”.
A dodici anni frequenta la Sylvia Young Theatre School, ma a tredici viene espulsa per il suo scarso profitto, ad aggravare la situazione è anche il suo trasgressivo piercing al naso. Frequenta poi la Brit School di Selhurst (Croydon).

A sedici anni Amy Winehouse ha già imboccato la strada del professionismo vocale: viene scoperta da Simon Fuller, noto e astuto ideatore di “Pop Idol”: Amy viene quindi messa sotto contratto dall’agenzia di management “19 Entertainment”, che le procura un contratto discografico con la Island Records.

L’esordio discografico arriva nel 2003 con l’album “Frank”: subito il lavoro riscuote ottimi successi sia di critica che di pubblico. Con le sue oltre 300.000 copie vendute ottiene un disco di platino. La ricetta vincente sembra essere il mix delle sofisticate sonorità jazz/vintage e soprattutto la particolare voce calda e convincente di Amy. La sua voce appare infatti “nera” e molto più matura di quanto la sua giovane dovrebbe far supporre.

Il singolo “Stronger than me”, composto dalla stessa Amy Winehouse assieme al produttore Salaam Remi, le fa vincere un “Ivor Novello Award”, prestigioso premio inglese riservato ad autori e compositori.

Amy è tuttavia inquieta e insoddisfatta (anche di natura?) e i risultati del lavoro musicale le sembrano troppo “manipolati in studio”; può essere certo un’opinione di una persona con poca esperienza, ma considerata l’età c’è da dire che l’artista sembra avere già le idee molto chiare sulle sue aspirazioni musicali. Accade allora che Amy Winehouse decide di prendersi un lungo periodo di pausa artistica durante il quale resta comunque sulle pagine dei giornali (sia testate musicali che scandalistiche) in virtù di una serie di gaffe, incidenti e intemperanze, che purtroppo hanno a che fare con la sua dedizione per droghe e alcol.

Le crisi depressive dell’artista si fanno sempre più frequenti: comincia a perdere drasticamente peso e la propria silhouette si trasforma.

Torna in pubblico con un nuovo lavoro musicale (e con quattro taglie in meno) alla fine del 2006. Il un nuovo disco si intitola “Back to black” e si ispira a Phil Spector e alla Motown, nonchè alla musica dei gruppi vocali femminili degli anni ’50 e ’60. Il produttore è ancora Salaam Remi, affiancato da Mark Ronson (già produttore di Robbie Williams, Christina Aguilera e Lily Allen). Il singolo estratto dall’album è “Rehab” (che parla dei temi di cui Amy è stata vittima) che proietta subito il disco nella top ten inglese, facendole vedere la vetta all’inizio del 2007. Al disco seguono numerosi premi e riconoscimenti tra cui un Brit Award come migliore artista femminile britannica.

L’Independent pubblica un articolo sulla depressione, in cui Amy Winehouse viene citata come clinicamente affetta da psicosi maniaco-depressiva che rifiuta le cure. Lei ammetterà di aver sofferto di disordini alimentari (anoressia e bulimia). I problemi legati a droga e alcol sembrano non terminare. Fidanzata con Blake Fielder-Civil, si sposano nel mese di maggio del 2007 a Miami (Florida), ma anche la nuova situazione famigliare non la porta verso una condotta di vita tranquilla: nell’ottobre del 2007 viene arrestata in Norvegia per possesso di marijuana, un mese dopo alla manifestazione celebrativa “MTV Europe Music Awards” sale per due volte sul palco in apparente stato confusionale, all’inizio del 2008 circola online un video dove la cantante fuma del crack.

Ai Grammy Awards 2008 (gli Oscar della musica) di Los Angeles trionfa vincendo quattro premi; peccato però che non avendo ricevuto il visto per entrare negli USA, ha dovuto partecipare alla serata cantando da Londra.

Nonostante i vari tentativi di riabilitarsi, gli eccessi della sua vita hanno il sopravvento sul suo fisico: Amy Winehouse viene trovata morta a Londra il 23 luglio 2011. Non aveva ancora compiuto 28 anni.

Fonte: www.biografieonline.it 

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